ADI e carichi di cura d’ufficio: a partire da gennaio 2025, l’INPS ha introdotto importanti modifiche riguardanti l’attribuzione dei carichi di cura nell’ambito dell’Assegno di Inclusione (ADI). In precedenza, i richiedenti dovevano specificare nella domanda il componente del nucleo familiare a cui assegnare il coefficiente aggiuntivo di 0,40 previsto per chi aveva carichi di cura. Questa procedura manuale poteva portare a errori o omissioni, causando il rigetto di alcune domande per superamento della soglia reddituale.
Con le nuove disposizioni, l’attribuzione del coefficiente di 0,40 avviene d’ufficio per il componente del nucleo familiare che possiede i requisiti, anche se non dichiarato esplicitamente nella domanda. Questo cambiamento mira a ridurre gli errori procedurali e a garantire che le famiglie aventi diritto ricevano l’adeguato sostegno economico.
ADI e carichi di cura d’ufficio: cosa succede alle domande respinte?
Per le domande già accolte e in corso di pagamento, in cui il carico di cura non era stato indicato ma i requisiti erano presenti, l‘INPS procederà al ricalcolo degli importi spettanti, includendo le mensilità arretrate.
Nei casi in cui la mancata indicazione del carico di cura abbia portato al rigetto della domanda per superamento della soglia reddituale, l’Istituto effettuerà un riesame d’ufficio. Questo comporterà l’applicazione del coefficiente di 0,40, una nuova valutazione della soglia di reddito familiare e la verifica dei requisiti, al fine di riconoscere il beneficio alle famiglie che ne hanno diritto.
Se, ad esempio, la domanda respinta precedentemente risulterà ora idonea, verrà accolta con erogazione della prima mensilità e delle arretrate fino alla competenza corrente.
Qualora, nel frattempo, a seguito del rigetto antecedente, fosse stata presentata una nuova domanda con esito positivo, (come nel caso in esame nel presente articolo) si darà priorità a quest’ultima, ponendo in decadenza la prima domanda e proseguendo le liquidazioni sulla domanda più recente.
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Per questo motivo, non c’è niente di cui preoccuparsi se la domanda appare come nella schermata di seguito:
Attribuzione d’ufficio carico di cura
La misura rappresenta un passo significativo verso una gestione più efficiente e trasparente dell’Assegno di Inclusione, assicurando che le famiglie con carichi di cura ricevano il supporto economico previsto dalla normativa vigente.
Per questo, ora l’assegnazione avviene in modo automatico, e non è più possibile presentarla tramite modello ADI-com.