ADI e regola dei 120 giorni: i richiedenti il sussidio, come noto, hanno tempo 120 giorni per presentarsi ai servizi sociali. Scaduto tale termine senza che si siano presentati, i percettori vanno incontro a spiacevoli conseguenze. Vediamo quali.
ADI e regola dei 120 giorni: cosa succede se non mi presento?
INPS, con il suo messaggio n. 2132 del 05-06-2024 ha specificato come: “Per le domande di ADI presentate tra il mese di dicembre 2023 e il mese di gennaio 2024 e messe in pagamento a partire dal mese di gennaio 2024, tale termine ha iniziato a decorrere dal 26 gennaio 2024 (data di avvio della trasmissione ai Comuni delle domande accolte), pertanto, dal 25 maggio 2024 sono iniziati progressivamente a scadere i 120 giorni previsti per presentarsi al primo appuntamento presso i Servizi sociali“
Coloro che sono quindi prossimi alla scadenza dei 120 giorni per la presentazione, dovranno essere sottoposti a registrazione sulla piattaforma GEPI, attestante l’avvenuta presa in carico del nucleo.
L’avvenuta registrazione sulla detta piattaforma, per potere accedere alle relative lavorazioni dei prossimi pagamenti, deve avere luogo entro il 20 del mese e gli esiti possibili sono 3:
- avvenuto incontro
- presentazione spontanea
- giustificato motivo per la mancata presentazione
Nell’ultimo caso, il termine dei 120 giorni viene azzerato nuovamente, e i Servizi sociali devono convocare il percettore entro un nuovo termine di 120 giorni (pur potendolo però convocare anche prima della scadenza di detto termine).
Chi non si presenta e non giustifica la sua assenza, decade automaticamente dalla misura, come è possibile notare dallo screenshot seguente.
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Presentazione ogni 90 giorni
Nel detto comunicato, INPS ricorda anche che gli attivabili al lavoro sono tenuti a presentarsi ogni 90 giorni ai servizi sociali, per gli incontri successivi.
Da tali incontri, specifica sempre INPS, “sono altresì esclusi i componenti del nucleo familiare di età pari o superiore a 60 anni, i componenti con disabilità certificata ai fini ISEE e i componenti inseriti in percorsi di protezione relativi alla violenza di genere e le donne vittime di violenza, con o senza figli, prese in carico dai centri antiviolenza riconosciuti dalle Regioni o dai Servizi sociali nell’ambito di tali percorsi”
ADI e obblighi scolastici
Si ricorda che l’esonero di cui sopra non viene però applicato ai nuclei esclusivamente composti da una persona di età pari o superiore a 60 anni (o disabile) che sia “unico adulto” di un nucleo composto solo da membri minorenni con obblighi scolastici.
In tale specifico caso, infatti, anche gli over 60 sono obbligati a sottoscrivere il Patto di inclusione sociale e devono presentarsi ai servizi sociali ogni 90 giorni.