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Home Sussidi Assegno di Inclusione

ADI e SFL, il Garante Privacy dà il via a controlli e verifiche

Il Garante Privacy ha dato il via libera ai controlli dell'Inps sui percettori dell'Assegno di Inclusione e del Supporto Formazione Lavoro.

di Tommaso Pietrangelo
25 Ottobre 2024
in Assegno di Inclusione
3

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Leggi anche  Inps, cambiano le regole su chi percepisce Naspi
L’Assegno di Inclusione (ADI) e il Supporto Formazione Lavoro (SFL) saranno oggetto di controlli a tappeto da parte dell’Inps. È arrivata, dopo tanta attesa, l’approvazione ufficiale del Garante Privacy, che autorizza l’ente previdenziale sociale ad accertarsi in prima persona dei requisiti posseduti da chi fa domanda. Un monitoraggio essenziale per evitare la possibile compromissione di queste misure. Vediamo i dettagli qui sotto.

Sommario

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  • Assegno di inclusione, scattano i controlli Inps
  • Controlli su ADI, cosa cambia
  • Chi può scambiare i dati con l’Inps
  • Quali sono i requisiti per ottenere ADI e SFL

Assegno di inclusione, scattano i controlli Inps

Arriva l’approvazione ufficiale del Garante Privacy. Da oggi, l’Inps potrà effettuare controlli estesi sui percettori dell’Assegno di Inclusione e del Supporto Formazione Lavoro. La decisione era attesa da tempo e si tratta di un passo necessario per rendere conforme alle normative sulla privacy il trattamento dei dati dei richiedenti di ADI e SFL. Si parla infatti di una grande mole di dati delicati e sensibili, tra cui i dati relativi alla salute, ai minori e alle sentenze di condanna.

Adesso, l’ente previdenziale avrà finalmente i mezzi, gli strumenti e soprattutto l’autorizzazione del Garante per poter verificare chi percepisce ADI e SFL in maniera regolare e chi invece si sta approfittando di queste misure. È bene sottolineare, comunque, che i dati oggetto di verifica, acquisiti dall’Inps presso le proprie banche dati ma anche da altre amministrazioni, saranno limitati a quelli strettamente necessari per effettuare le verifiche previste dalla legge. E lo stesso vale anche per i flussi relativi alla verifica delle condizioni di svantaggio o all’inserimento in programmi di cura e assistenza.

Controlli su ADI, cosa cambia

Con il sì ufficiale del Garante Privacy, l’Inps ha in sostanza carta bianca sulla verifica dei requisiti ADI e SFL. Come noto, l’Assegno di Inclusione prevede specifici requisiti di residenza, cittadinanza, soggiorno, ISEE e reddito familiare. Mentre il Supporto Formazione e Lavoro è legato al soddisfacimento di requisiti come residenza, reddito, cittadinanza e soggiorno. L’Inps potrà quindi, rispettando sempre i principi base della privacy, acquisire le informazioni rivelanti dei richiedenti, per assicurarsi che dispongano realmente delle condizioni previste da entrambe le misure. In questo modo si eviterà che l’erogazione dell’assegno di inclusione venga “sprecata” per chi non ne ha realmente diritto.

Chi può scambiare i dati con l’Inps

Al fine di effettuare i controlli su ADI e SFL, l’ente previdenziale Inps potrà accedere alle proprie banche dati, ma anche scambiare dati e informazioni con alcune amministrazioni competenti. In particolare:

  • I Comuni
  • Il Ministero dell’Interno
  • L’Agenzia delle Entrate
  • ACI
  • Il Ministero dell’Istruzione e del Merito
  • Il Ministero della Giustizia

A queste amministrazioni è concessa dal Garante la sola possibilità di indagare sul possesso dei requisiti per l’ottenimento dell’Assegno di Inclusione e di SFL. Nel testo approvato dal Garante, inoltre, vengono definite in dettaglio le procedure per lo scambio tempestivo di informazioni tra l’Inps e le altre amministrazioni autorizzate in caso di violazioni di sicurezza (ad esempio, data breach).


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Quali sono i requisiti per ottenere ADI e SFL

I principali requisiti per l’ottenimento ADI e SFL, che da oggi saranno sottoposti alla verifica a tappeto dell’Inps, sono:

  • Essere cittadini UE o extra UE con permesso di soggiorno di lungo periodo o protezione internazionale
  • Essere residenti in Italia da 5 anni, di cui gli ultimi 2 continuativi
  • Avere un ISEE inferiore a 9.360 euro (per ADI) o inferiore a 6.000 euro (per SFL)
  • Avere un reddito familiare inferiore a 6.000 euro (solo per ADI, ma in caso di persone con più di 67 anni, con disabilità grave o non autosufficienza la soglia minima viene innalzata a 7.560 euro)
  • Avere un patrimonio immobiliare inferiore ai 30.000 euro, oltre a una prima casa con valore IMU non superiore ai 150.000 euro
  • Essere in possesso di un patrimonio mobiliare fino a un massimo di 6.000 euro, incrementato di 2.000 euro per ogni componente successivo al primo (fino a un massimo di 10.000 euro), di 1.000 euro per ogni minorenne successivo al secondo, di 5.000 euro per ogni componente disabile, e di 7.500 euro per ogni componente in condizione di disabilità grave o non autosufficienza
  • Non essere intestatario di autoveicoli con cilindrata oltre 1600 cc., o di motoveicoli con cilindrata oltre 250 cc. (immatricolati la prima volta nei 36 mesi antecedenti la richiesta), né di navi, imbarcazioni o aeromobili di ogni genere
  • Avere assolto all’obbligo scolastico (solo per SFL).
Tags: assegno di inclusioneinps
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