ADI e mancata chiamata dai servizi sociali: arrivano le prime sospensioni per chi non si è presentato.
Per quanto assurdo, e per quanto possa sembrare un controsenso, la mancata chiamata da parte dei servizi sociali che ha provocato conseguentemente la mancata presentazione da parte dei percettori, ha avuto come esito la sospensione del sussidio. In pratica, per un errore dei sistemi, a pagarne le conseguenze sono stati (ancora una volta) i cittadini.
Mancata chiamata per il secondo incontro coi servizi sociali
Avevamo già preannunciato le possibili (e catastrofiche) conseguenze che la mancata chiamata da parte dei servizi sociali avrebbe causato. Come era prevedibile, coloro che non si sono presentati a seguito del mancato sms di convocazione, ora si sono visti sospendere il sussidio.
Questo il messaggio che visualizzano sul sistema SIISL:
Come è possibile leggere, i cittadini devono dunque recarsi ai servizi sociali per aggiornare la loro posizione.
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ADI e mancata chiamata dai servizi sociali: cosa è accaduto?
I percettori ADI devono presentarsi ai servizi sociali periodicamente per eventuali aggiornamenti sulla loro posizione. Precisamente, 90 giorni dall’analisi multidimensionale, infatti, i percettori devono ripresentarsi ai servizi sociali per il resoconto sulle politiche attive, o comunque per verificare la sussistenza della loro non occupabilità (nel caso in cui si tratti di soggetti non occupabili).
Il problema è però stato rappresentato dal fatto che le seconde comunicazioni che avrebbero dovuto ricordare ai percettori di presentarsi ai servizi, non sono state inviate, per non meglio specificati motivi da parte di INPS. Questo ha logicamente comportato la sospensione del sussidio per i percettori, dal momento che dai sistemi automatici non risulta la loro presenza al secondo incontro.
Ora, questi percettori dovranno presentarsi tempestivamente per procedere alla riattivazione del beneficio.