Cosa fare quando l’Agenzia delle entrate non risponde? Se sei in attesa di un rimborso che ancora non arriva, ecco come fare.
Cosa fare quando l’Agenzia delle entrate non risponde?
Hai fatto ricorso in autotutela all’Agenzia delle Entrate ma non hai ricevuto risposta? Bene, sappi che una sentenza ti mette dalla parte della ragione: la mancata o tardiva risposta da parte dell’agenzia, obbliga l’Ufficio a risarcirti.
Il risarcimento del danno avverrà in via equitativa, ossia il suo ammontare verrà valutato direttamente dal giudice, sulla base di quanto lui riterrà più opportuno.
Come sollecitare risposta dell’agenzia delle entrate?
Chi riscontra un disservizio o una mancata risposta, può il call center dell’agenzia delle entrate al numero verde 800.90.96.96.
Tuttavia, non è detto che la chiamata possa sempre essere risolutiva. Lo dimostra una sentenza della corte d’appello di Lecce, che ha visto come protagonista un contribuente cui erano stati notificati dei debiti nei confronti di INPS per un totale di 40mila euro.
La Corte d’Appello di Lecce, con sentenza n. 1539/2018 ha accolto le rimostranze del contribuente che aveva contestato le cartelle esattoriali e gli atti di pignoramento.
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INPS chiedeva in quel caso il versamento degli oneri, e tramite l’AdE aveva intimato il contribuente a pagare. Il contribuente aveva quindi contestato quanto addotto dall’agenzia, e le pretese di pagamento, ma non ha ricevuto riposta.
Così, a seguito di una sentenza sfavorevole del tribunale, il contribuente ha impugnato la sentenza e la Corte d’Appello di Lecce ha ribaltato la sentenza, accogliendo il suo ricorso e annullando il debito vantato dall’INPS.
La Corte ha infatti sancito che se l’ente non risponde entro 220 giorni, il debito viene annullato per l’operare del cosi detto “silenzio assenso”.
Il silenzio assenso degli enti
Per silenzio assenso si intende un meccanismo giuridico volto a conferire certezza ai rapporti. Questo significa che non potendo le situazioni rimanere in sospeso per un tempo indefinito, interviene a un certo punto un meccanismo per il quale, nel silenzio della controparte, la risposta viene interpretata come affermativa. Se ne presume quindi un implicito accoglimento.
La mancata risposta di INPS aveva dunque integrato, di fatto, un accoglimento del ricorso, con conseguente cancellazione dei debiti del contribuente.