Decreto salva casa, ora è legge
Il 24 luglio 2024 è diventato legge il Decreto salva casa. Con l’approvazione definitiva in Senato, quindi, l’ennesimo sogno del ministro Matteo Salvini si è avverato. Una modifica sostanziale alle regole abitative, che punta ad aumentare le disponibilità agli alloggi riducendo metrature e cubatura delle case. Quindi scende anche la vivibilità degli spazi, con un bel via libera a chi già possiede immobili in affitto e ora potrà (immaginiamo) “sezionare” le proprie abitazioni così da ricavare tanti piccoli cubicoli e più guadagni.
Cambiano anche le regole sulla destinazione d’uso degli immobili, e si dà mano libera ai piccoli abusi, adesso molto più semplici da sanare. Poi ci saranno tolleranze costruttive più ampie, oltre a nuove possibilità di intervento sulle difformità edilizie all’interno dei condomini. Tante piccole norme, insomma, utili a ingraziarsi il popolino con classico spot elettorale. Un popolino che però, è già chiaro, non guadagnerà di certo in termini assoluti sulla propria qualità di vita.
I nuovi standard per le abitazioni
Andando al concreto, il nuovo Decreto salva casa stravolge i paletti che rendono abitabile un immobile, che sia per una singola persona o per una coppia. Per i monolocali, ora, la metratura minima passa da 28 mq a 20 mq, mentre per le abitazioni destinate alla coppia il limite minimo di superficie scende da 38 a 28 mq. Quindi quello che prima era lo spazio destinato a una sola persona (28 mq alla peggio) ora è considerato senza problemi adatto a due persone. E contando che nel frattempo (a quanto ci risulta) le dimensioni fisiche delle persone non si sono ridotte, non è ben chiaro come faranno due individui a vivere decentemente laddove prima stava, neanche tanto comodo, un solo inquilino.
Il provvedimento voluto da Salvini sancisce anche nuove altezze per i locali. I soffitti delle abitazioni possono tranquillamente abbassarsi: da 2,70 metri a 2,40. 30 centimetri netti in meno. E anche qui, non ci risulta che la popolazione italiana si stia evolvendo geneticamente verso il basso. Quindi sfugge la bontà della cosa.
L’edilizia libera e le tolleranze costruttive
Ora che il salva casa è legge, si dà luce verde anche alla cosiddetta “edilizia libera”. Viene cioè semplificato l’iter burocratico per determinati lavori all’interno delle abitazioni. In particolare, il provvedimento dice che da questo momento si potranno installare pompe di calore fino a un massimo di 12 kw, e in più sarà possibile eliminare le barriere architettoniche senza richiedere alcun permesso. Quindi ognuno può fare come gli pare, spostando i mattoncini dove vuole. Un po’ come da bambini si faceva con i lego. Con la minima differenza che siamo nel mondo degli adulti.
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Stessa libertà anche per l’installazione delle vetrate panoramiche amovibili e trasparenti (Vepa), così come per l’installazione delle tende a pergola o biodinamiche. E non è abusivismo edilizio, bensì tutto a norma di legge. Inoltre, il salva casa stabilisce che per gli interventi realizzati fino al 24 maggio 2024, vi siano maggiori tolleranze costruttive. Ciò vuol dire che se i lavori già realizzati non rispettano le misure autorizzate dal progetto, in termini di altezza, distacchi e cubatura della superficie coperta, non rappresentano più una violazione di carattere edilizio. Le nuove soglie di tolleranza sono le seguenti:
- 6% se l’abitazione non supera i 60 mq
- 5% nel caso di superfici tra i 60 e i 100 metri quadri
- 4% per le superfici tra i 100 e i 300 mq
- 3% per tutte le superfici comprese tra i 300 e i 500 metri quadri
- Infine 2% per le superfici oltre i 500 mq
Cosa succede ai condomini
Anche in ambito condomini, il salva casa fa miracoli. Ora eventuali difformità edilizie, nelle parti comuni, non incideranno più sulle proprietà esclusive e viceversa. Quindi se uno dei due spazi presenta delle irregolarità, i proprietari degli immobili potranno comunque modificare oppure riqualificare gli spazi che invece sono in regola. Sempre per il solito adagio che fare da sé è meglio, senza l’intromissione di regole fin troppo noiose.
Via libera agli abusi minori
Per finire, la nuova legge sancisce l’eliminazione della “doppia conforme” per gli abusi minori. Tradotto: per sanare i piccoli abusi sarà sufficiente che l’intervento abusivo sia in linea con la disciplina urbanistica vigente al momento della domanda. Quindi non contano le regole che erano in atto al momento dell’abuso. Si sposta la lancetta avanti in base alle esigenze del privato cittadino. Che, stando a Salvini, ha sempre ragione anche se ha torto. E può fare quello che vuole senza pagarne le conseguenze (o sborsando, se proprio deve, il minimo indispensabile). Ma d’altronde siamo nella terra dei furbi, quindi il decreto salva casa ci rappresenta perfettamente. Chi viola la legge, non paga. Chi sta alle regole, invece, è meglio se si adatta alle regole e non fiata.