Bonus 5.0: un’agevolazione fiscale introdotta dal governo per incentivare le imprese a investire in tecnologie avanzate e progetti che favoriscano la transizione digitale ed energetica. Sono ammessi gli investimenti effettuati a partire dal 1° gennaio 2024, da qui quindi la sua caratteristica di retroattività. La line d’arrivo è la fine del 2025, periodo in cui i progetti dovranno essere arrivati alla loro realizzazione definitiva.
Il bonus prevede un credito d’imposta alle aziende che realizzano questi investimenti. Le aziende hanno altresì l’obbligo di certificare i consumi energetici e presentare una comunicazione ex post per determinare l’ammontare del credito. Vediamolo nello specifico.
Bonus 5.0: via alla retroattività
Il Bonus 5.0 sarà retroattivo, e comprenderà per gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2024. L’ultimazione di spesa deve essere asseverata entro il 28 febbraio 2026. Saranno inoltre necessarie le certificazione dei consumi energetici, per permettere al Mimit di determinare il credito d’imposta prenotato.
La piattaforma per le domande sarà aperta presso il Mimit, e anche i versamenti del 2024 potranno essere considerati acconti del 20%.
Il ministro Urso sul Bonus 5.0
Durante un seminario di Confindustria, il ministro Urso ha sottolineato l’importanza del piano Transizione 5.0, che prevede un fondo di quasi 13 miliardi di euro e che sarà accessibile a imprese di ogni dimensione e settore. Il decreto operativo e la circolare applicativa non sono ancora stati resi noti, ma saranno pubblicati a breve, pare entro il 28 luglio.
Urso ha altresì fatto notare come il piano in questione sia :”l’unico in Europa che convoglia le transizioni digitale ed energetica in un’unica misura” rivolgendosi ad imprese di “ogni dimensione e di qualunque settore produttivo”.
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Maggiorazioni per i moduli fotovoltaici e credito di imposta
Una novità della circolare riguarda una maggiorazione per i moduli fotovoltaici ad alta efficienza energetica. L’obiettivo è quello di contrastare la concorrenza estera, specialmente dalla Cina.
Gli allegati a), b) e c) alla futura circolare conterranno elenchi di macchinari agevolati, con una possibile apertura ai beni extra Ue per l’allegato c).
Il credito d’imposta sarà utilizzabile:
- in un’unica soluzione entro il 2025;
- in cinque quote annuali dal 2026.
L’importanza della riduzione dei consumi energetici
La riduzione dei consumi energetici sarà una precondizione per la fruizione del bonus. Infatti, verrà effettuato un raffronto tra prestazioni energetiche ex ante ed ex post. A tal proposito:
- per le imprese attive da oltre 12 mesi verranno messi a confronto i dati degli ultimi 12 mesi, se disponibili. Ove non disponibili, verranno effettuati sulla base di stime;
- per le imprese attive da meno di 12 mesi, ma da più di 6, i dati verranno riproporzionati sull’anno;
- per le nuove imprese, le prestazioni saranno invece basate sui consumi di imprese simili già presenti sul mercato.