
A febbraio 2025, molti beneficiari dell’Assegno di Inclusione (AdI) hanno visto la propria domanda decadere. Questa situazione è legata principalmente alle nuove verifiche sui requisiti economici e sulla composizione del nucleo familiare, effettuate con il passaggio all’ISEE 2025.
Infatti, per il mese di gennaio 2025, l’INPS ha ancora considerato l’ISEE 2024, ma da febbraio è stato necessario avere un ISEE aggiornato. Chi non ha presentato una nuova DSU entro il 31 gennaio 2025 ha visto la propria domanda sospesa, con la possibilità di ripristinarla in seguito all’aggiornamento. Tuttavia, in alcuni casi, la domanda non è stata solo sospesa, ma è decaduta definitivamente, costringendo i beneficiari a presentare una nuova richiesta se ancora in possesso dei requisiti.
Le principali cause di decadenza dell’Assegno di Inclusione hanno riguardato due situazioni specifiche:
- variazioni nel nucleo familiare non comunicate correttamente;
- superamento delle soglie economiche previste.
Vediamo nel dettaglio cosa significa e cosa deve fare chi si è trovato in queste situazioni.
Domanda decaduta per variazione del nucleo familiare
L’Assegno di Inclusione viene calcolato in base alla composizione del nucleo familiare e alla relativa scala di equivalenza, che serve a determinare l’importo spettante. Se il nucleo cambia – per separazioni, nuove convivenze, trasferimenti di residenza o altri motivi – è necessario comunicare entro un mese la variazione all’INPS.
Se questa comunicazione non viene fatta nei tempi previsti, la domanda decade automaticamente perché i dati su cui si basava l’erogazione dell’AdI non sono più aggiornati.
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Cosa bisogna fare in caso di variazione del nucleo familiare?
Quando si verifica una variazione nel nucleo familiare, è obbligatorio:
- aggiornare la DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) entro un mese dalla variazione;
- se la variazione riguarda situazioni diverse da nascita o decesso, è necessario anche presentare una nuova domanda di Assegno di Inclusione entro il mese successivo alla nuova DSU;
- richiedere un ISEE corrente, se necessario, per far ricalcolare correttamente la situazione economica in base alla nuova composizione familiare.
Se non si rispettano questi passaggi nei tempi stabiliti, la domanda decade definitivamente, e per ricevere nuovamente l’Assegno di Inclusione sarà necessario ripresentare una nuova richiesta, sempre che si continuino a rispettare i requisiti previsti.
Domanda decaduta per superamento delle soglie economiche
L’Assegno di Inclusione viene concesso solo alle famiglie che rispettano determinati parametri economici, basati su ISEE, reddito familiare, patrimonio immobiliare e mobiliare. I principali requisiti economici, aggiornati al 2025, sono:
- ISEE inferiore a 10.140 euro;
- reddito familiare annuo non superiore a 6.500 euro, moltiplicato per il parametro della scala di equivalenza;
- patrimonio immobiliare complessivo, esclusa la casa di abitazione, inferiore a 30.000 euro;
- patrimonio mobiliare inferiore a 6.000 euro, con soglie più alte in base al numero e alle caratteristiche dei componenti familiari.
Se, con l’aggiornamento dell’ISEE 2025, anche solo uno di questi parametri non viene più rispettato, il beneficio decade automaticamente perché il nucleo familiare non è più considerato in condizione di bisogno economico.
Cosa fare se l’ISEE o il reddito supera le soglie previste?
Se la domanda è decaduta per superamento delle soglie economiche, le opzioni sono limitate:
- verificare se si rientra nei requisiti con un ISEE corrente: se la variazione economica è dovuta a una perdita temporanea di reddito, è possibile aggiornare l’ISEE con la situazione più recente e verificare se si può ancora accedere all’Assegno di Inclusione;
- valutare altre forme di sostegno: se la perdita dell’AdI è definitiva, è possibile verificare se si ha diritto ad altri aiuti economici, come l’Assegno Unico per i figli, il Reddito di Cittadinanza per determinate categorie o altre misure regionali e comunali.
- presentare una nuova domanda in futuro: se la situazione economica peggiora nei mesi successivi e si rientra nuovamente nei requisiti, si potrà ripresentare la domanda con un ISEE aggiornato.
Come verificare se la domanda dell’AdI è decaduta?
Chiunque percepisca l’Assegno di Inclusione può controllare lo stato della propria domanda accedendo al portale INPS con SPID, CIE o CNS. Nella sezione dedicata ai pagamenti e alle domande di prestazione, è possibile vedere se la domanda è attiva, sospesa o decaduta.
In alternativa, si può monitorare lo stato di una pratica comodamente da smartphone, tramite MIA App.
Se la domanda è sospesa, può essere riattivata con l’aggiornamento della DSU. Se invece è decaduta, bisognerà verificare i requisiti e, se necessario, presentare una nuova richiesta.
A febbraio 2025, molte domande dell’Assegno di Inclusione sono decadute principalmente per due motivi: variazioni nel nucleo familiare non comunicate nei tempi stabiliti e superamento delle soglie economiche.
Per evitare di perdere il beneficio, è essenziale:
- aggiornare la DSU entro i tempi previsti;
- presentare una nuova domanda in caso di variazione del nucleo familiare;
- controllare i limiti economici e valutare un ISEE corrente se necessario.
In caso di dubbi, è sempre consigliabile rivolgersi a un CAF, patronato o all’INPS, per ricevere assistenza e verificare la propria situazione.