Molte persone si chiedono: che cosa è l’assegno di incollocabilità? Beh, l’assegno incollocabilita è un assegno accessorio della pensione privilegiata che viene integrata e assimilata al trattamento totale di un invalido di prima categoria con assegno di superinvalidità
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Cosa cambia nell’assegno incollocabilita di quest’anno
Nel 2023 aumenta l’importo dell’assegno erogato dall’INAIL ai soggetti che hanno meno di 65 anni che, per malattia o per infortunio sul lavoro, sono impossibilitati all’esercizio dell’attività lavorativa e non acquisiscono l’indennità di lavoro obbligatoria prevista dalla legge n. 68 del 1999.
L’aumento è dovuto in particolare all’inflazione che ha segnato tutto il 2022, in modo da aiutare le persone ad affrontare il caro vita. Già da luglio 2023 lo stipendio ha visto una maggiorazione di circa 30 euro mensili, arrivando ad un importo totale di 290,11 euro.
Invalidità e assegno di incollocabilità 2023
Il termine “invalidità”, essendo applicato a diverse categorie, può confondere le persone che devono chiedere agevolazioni. C’è differenza infatti tra assegno di incollocabilità e pensione di invalidità civile, dato che queste due prestazioni richiedono requisiti ben diversi.
La pensione di invalidità viene data a fronte di una documentazione medica certificata, che andrà ad indicare una percentuale di invalidità. Superata una certa percentuale, si ha diritto ad un assegno mensile, perché l’individuo viene considerato non idoneo a lavorare per una malattia o una disabilità. Bisogna attenersi ai protocolli dell’INPS per capire come procedere, perché le normative vengono aggiornate continuamente.
L’assegno di incollocabilità è invece dedicato ai lavoratori che non possono più svolgere l’attività lavorativa a causa di un grave infortunio. Queste persone si trovano in una situazione sfavorevole perché non possono più essere assunte da nessuno e quindi spetta loro questo assegno speciale.
Assegno di incollocabilità, a chi spetta
Per poter beneficiare di questo assegno, rivolto a chi ha avuto un infortunio sul lavoro o una malattia professionale, bisogna avere meno di 65 anni e soddisfare uno dei seguenti livelli di invalidità:
- 34% di invalidità accertata dall’INAIL, per infortuni sul lavoro o malattie professionali denunciati fino al 31 dicembre 2006;
- 20% di invalidità accertata dall’INAIL per perturbazione del benessere psicofisico o un danno biologico, dopo il 1 gennaio 2017.
Per avere diritto all’assegno bisogna fare domanda alla sede INAIL di appartenenza, inviando il “modulo richiesta assegno di incollocabilità”. Verranno chiedi i dati anagrafici, una copia del documento d’identità e la causa dell’invalidità. Il modo più semplice per inviare la richiesta è tramite posta elettronica, ma è possibile farlo anche recandosi allo sportello della sede INAIL o ad un patronato.
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