Assegno Unico 2025, oltre 13 miliardi di aiuti alle famiglie: i dati degli ultimi otto mesi

Redazione

17 Ottobre 2025

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L’Assegno Unico Universale continua a rappresentare uno dei pilastri a sostegno delle famiglie italiane. Secondo l’ultima rilevazione dell’Osservatorio INPS, tra gennaio e agosto 2025 l’Istituto ha liquidato oltre 13,1 miliardi di euro per aiutare oltre 9,4 milioni di figli a carico. Ogni mese, quasi 6 milioni di nuclei familiari hanno potuto contare su questo contributo, a dimostrazione dell’ampia diffusione e centralità della misura nel welfare nazionale. Ecco i dettagli.

Quanto vale l’Assegno Unico nel 2025

Il contributo medio mensile ottenuto da ogni famiglia, nel 2025, si attesta sui 273 euro, con una media di 173 euro per figlio. Anche nel mese di agosto, i dati sono rimasti stabili: 5,9 milioni di famiglie hanno beneficiato della misura e i valori percepiti sono stati in linea con la media annua. Le famiglie con un solo figlio hanno ricevuto circa 149 euro al mese, chi ha due figli è arrivato a 331 euro, mentre i nuclei numerosi con almeno sei figli hanno superato i 1.900 euro mensili.

L’Assegno Unico, introdotto per unificare le precedenti forme di sostegno, si conferma così una misura ad alto impatto: il totale erogato nei primi otto mesi dell’anno si avvicina a quello del 2024, segno di stabilità sia nel numero dei beneficiari che negli importi.

Quando vengono pagate le rate

Il pagamento della prima mensilità dell’Assegno Unico arriva solitamente nell’ultima settimana del mese successivo alla presentazione della domanda, a cui si aggiungono eventuali conguagli. Per ottobre 2025, seguendo il messaggio INPS n. 2229, le famiglie già in pagamento riceveranno le somme il 17, 20 e 21 ottobre. Chi ha inoltrato nuove richieste a settembre, oppure attende conguagli, vedrà invece l’accredito nell’ultima settimana di ottobre. Questa organizzazione in ‘finestre’ aiuta l’INPS a gestire le variazioni anagrafiche e ISEE senza accumulare ritardi su tutte le posizioni.

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Come si calcolano gli importi

Tutti i beneficiari dell’Assegno possono verificare le somme accedendo al portale INPS con SPID, CIE o CNS. L’assegno viene calcolato in base all’ISEE e alla composizione della famiglia. La quota base va da un massimo di 201 euro per ogni figlio minore con ISEE basso (fino a circa 17.227 euro) a un minimo di 57,5 euro in caso di ISEE elevato o non presentato. Sono previste inoltre maggiorazioni per bambini piccoli, famiglie numerose o presenza di disabilità.

Novità 2025: adeguamenti e maggiorazioni

Dal 1° gennaio di quest’anno, importi e soglie ISEE sono stati aggiornati tenendo conto dell’inflazione (+0,8%). Le famiglie con figli sotto l’anno d’età hanno diritto al 50% in più sull’importo, così come quelle con almeno tre figli e ISEE sotto i 45.939 euro per i bambini tra uno e tre anni. Ai nuclei con almeno quattro figli spetta infine una maggiorazione fissa di 150 euro al mese. L’Assegno Unico, quindi, si conferma anche nel 2025 una misura stabile e universalistica, ma visto il suo crescente impatto sulla spesa pubblica, sarà cruciale monitorarne gli effetti anche nei prossimi mesi.


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