Novembre porta novità per molte famiglie che attendono l’Assegno Unico: l’INPS ha infatti avviato il ricalcolo degli importi spettanti basandosi sui nuovi dati ISEE e sulle variazioni familiari comunicate di recente. Prima della pubblicazione delle disposizioni di pagamento, verranno quindi elaborati i conguagli spettanti: questo significa che si possono ricevere più o meno soldi rispetto ai mesi passati. Ecco tutti i dettagli.
Assegno Unico e conguagli di novembre: cosa sta succedendo
Mentre si attende la pubblicazione delle nuove disposizioni di pagamento per l’Assegno Unico, l’INPS sta effettuando operazioni di controllo, per verificare eventuali discrepanze tra quanto erogato e quanto realmente spettante ai percettori. Questo processo, che precede di pochi giorni la visualizzazione delle date ufficiali sul Fascicolo previdenziale, serve a verificare che le somme versate nei mesi precedenti siano in linea con la situazione attuale, aggiornata a seguito di eventuali modifiche all’ISEE o al nucleo familiare.
In sostanza, se negli ultimi mesi hai ricevuto un importo inferiore al dovuto, ti arriverà un accredito extra; se invece hai ottenuto somme maggiori, l’INPS recupererà il credito in modo rateale (decurtando fino al 20% dell’importo mensile fino all’estinzione del debito).
Perché l’INPS effettua i conguagli: il meccanismo degli importi
Il conguaglio è il metodo utilizzato dall’INPS per aggiornare gli importi dell’Assegno Unico, incrociando i dati e verificando se una famiglia ha ricevuto più o meno di quanto realmente le spettava. Questo accade soprattutto a seguito di:
- Un aggiornamento tardivo dell’ISEE (presentato dopo le scadenze ordinarie di febbraio e giugno)
- Una nascita o uscita di un componente dal nucleo, con variazione nella composizione familiare
- Il riconoscimento di maggiorazioni non considerate all’inizio (per figli piccoli, madri under 21, figli disabili, genitori lavoratori)
- La correzione di errori o omissioni nei dati dichiarati.
In questi casi, l’Istituto procede al ricalcolo delle somme da versare o recuperare, mettendo ordine nei conti del sussidio.
Conguagli a credito o a debito: come influenzano i pagamenti
I conguagli si dividono in:
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- A credito, se il cittadino riceve somme aggiuntive non versate nei mesi precedenti, accreditate in un’unica soluzione assieme alla rata mensile.
- A debito, se l’INPS recupera gradualmente l’eccesso erogato, decurtando fino al 20% dall’importo mensile dell’Assegno Unico fino a coprire l’intero debito.
Le famiglie possono quindi trovarsi a novembre con importi più alti o più bassi rispetto al solito, in funzione dei ricalcoli appena conclusi.
Come verificare gli importi e leggere le note INPS
Per sapere se il proprio Assegno Unico è stato soggetto a conguaglio, occorre accedere al sito INPS, entrare nel Fascicolo previdenziale e selezionare la voce “Assegno Unico e Universale”. Qui sono consultabili:
- Le mensilità già erogate
- L’importo di novembre
- Le eventuali comunicazioni di conguaglio (sia a credito che a debito)
- Le note sulle motivazioni del ricalcolo.
I pagamenti di novembre, secondo le prime disposizioni, sono programmati per giovedì 20 e venerdì 21. Insieme all’erogazione, saranno visibili gli importi aggiornati e le eventuali variazioni.