E’ una domanda che sono in molti a porsi: cosa ne è dell’assegno unico durante il mese di sospensione Rdc? Se anche tu sei in confusione riguardo ad assegno unico e mese di stop RdC, allora questo articolo è proprio quello che fa al caso tuo.
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Assegno unico e mese di stop RdC
Il mese di maggio, per coloro che avranno terminato le 18 ricariche con aprile, dovrebbe rappresentare un mese di stop del Reddito, e non riceveranno nessuna ricarica. E la domanda che viene spontaneo porsi è dunque: che cosa accadrà all’Assegno Unico? Dove andranno a ricevere l’assegno unico i percettori del Reddito?
Il pagamento dell’assegno unico, infatti, spetta in automatico a tutti i percettori RdC, che lo ricevono sulla carta del Reddito di Cittadinanza. Ma quando viene ad operare il periodo di sospensione, che cosa succede?
E’ necessario presentare una domanda, esattamente come fanno i non percettori di reddito. Presentare una nuova domanda è necessario se non si vuole perdere anche una mensilità dell’assegno unico. Vediamo, dunque, come fare.
Assegno unico e mese di stop RdC: presentare la domanda
Chiariamo innanzitutto che la domanda va presentata il mese antecedente allo stop: quindi significa che per chi arriverà al termine dei 18 mesi RdC ad aprile, e affronterà lo stop a maggio, il momento per richiedere l’assegno unico è proprio entro il mese di aprile.
Inoltrare la domanda è semplice: basta recarsi sul portale dell’INPS e fare richiesta seguendo la procedura. Se tutto va a buon fine, riceverete l’importo dell’assegno unico sul metodo di pagamento da voi prescelto al momento della presentazione della domanda. Se fate la vostra domanda ad aprile, riceverete l’accredito a maggio, proprio durante il mese di stop RdC.
In alternativa al sito INPS, è possibile anche fare una nuova richiesta ricorrendo a un CAF. Puoi controllare lo stato della tua domanda dal tuo fascicolo previdenziale. E se vuoi avere il tuo fascicolo sempre a portata di mano, anzi, a portata di smartphone, scarica RdC APP!
Tuttavia, talvolta, per un errore del sistema, la domanda potrebbe essere respinta. Questo accade perché chi percepisce RdC non dovrebbe presentare normalmente domanda per l’assegno unico, e talvolta il sistema non riconosce il mese di stop. In questo caso, potete alternativamente attendere che venga corretto l’errore automaticamente, oppure segnalare voi stessi all’INPS che avete fatto richiesta perché vi trovate nel mese di stop RdC. In entrambi i casi si tratta di un problema risolvibile.
Esiste, però, un altro caso che potrebbe causarvi delle problematiche, ed è quello della domanda decaduta e del doppio accredito dell’assegno unico. Qui, purtroppo, le cose si fanno più complicate, se non si pone attenzione a dei piccoli particolari.
Assegno unico e mese di stop RdC: domanda decaduta
Una volta rispettata la procedura, e presentata una nuova domanda, riceveremo l’assegno unico durante la sospensione. Ma, una volta che torneremo a percepire il RdC, e con esso anche l’assegno unico, dobbiamo evitare di ricevere due assegni unici (uno quello erogato con RdC, uno che è quello per il quale avevamo fatto domanda durante la sospensione).
Accade infatti spesso che per un errore di sistema, l’importo dell’assegno unico venga comunque a essere versato. Il sistema INPS è un sistema automatico, e talvolta può cadere in errore: non è detto dunque che una volta tornati a percepire il Reddito, la domanda per assegno unico precedentemente presentata venga riassorbita automaticamente.
Questo significa che se riceverete l’assegno unico due volte, essendo una somma non dovuta, vi verrà detratta alla ricarica RdC successiva. Ma c’è un modo per evitare che questo accada.
Dopo aver ricevuto l’assegno unico durante il mese di sospensione, e dopo avere fatto richiesta di rinnovo RdC, è consigliabile rinunciare all’assegno unico dal portale INPS: in questo modo, non riceverete accrediti “doppi” ed eviterete brutte sorprese.