L’assegno unico universale anziani sarà disponibile tra un anno. Il nuovo assegno universale si rivolge ad anziani non autosufficienti, ed è previsto dal disegno di legge appena approvato il mese scorso dal Consiglio dei Ministri.
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La misura ha uno scopo preciso: spostare una parte dell’assistenza degli anziani nelle nostre case, così da alleggerire le strutture del sistema sanitario, spesso gravate da carichi difficilmente sostenibili.
E’, inoltre, in sostanza, un Assegno Unico Universale, ma pensato e studiato appositamente per anziani invalidi.
Assegno unico universale anziani: gli importi e le parole del Premier Giorgia Meloni
L’assegno, afferma il premier Giorgia Meloni, sarà di importo variabile, valutato sulla base del grado di non autosufficienza dell’anziano.
Il Premier ha specificato che, comunque, l’ammontare dell’assegno non sarà inferiore a quello delle prestazioni di cui la persona è attualmente beneficiaria.
Il grado di non autosufficienza sarà valutato dall’INPS, con un accertamento sanitario richiesto su apposita istanza dai soggetti interessati.
L’anziano o suoi familiari potranno scegliere di fruire del nuovo sussidio secondo due differenti modalità:
- un contributo economico, e dunque un vero e proprio assegno.
- mediante specifici servizi alla persona e parliamo di assistenza sociale, sanitaria e sociosanitaria.
Il nuovo assegno, abbiamo detto, assorbirà l’indennità di accompagnamento, ma non solo. Infatti, assorbirà anche:
- le altre prestazioni assistenziali per il sostegno delle persone anziane non autosufficienti in fatto di assistenza domiciliare, sanitaria, sociale o sociosanitaria;
- le prestazioni di supporto dei caregiver.
L’assegno unico universale anziani non arriverà prima di marzo 2024.
Il sussidio è infatti stato inserito con Disegno di legge tra le “Deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane”.
L’iter burocratico che si concluderà i 1° marzo 2024 è tuttavia lungo: ora che il testo del DDL è infatti stato ratificato, dovrà essere riesaminato dalle commissioni di Camera e Senato.
Assegno Unico Universale Anziani: a chi spetta e quando richiederlo?
Non sono ancora state ben definite le fasce d’età precise degli anziani non autosufficienti cui spetterà l’assegno.
Quanto all’accezione “non autosufficienti”, invece, rientrano tutto coloro che sono ricompresi nei dettami della Legge 104 del 1992. In buona sostanza, tutti coloro che non sono in grado di svolgere normalmente le funzioni essenziali della vita quotidiana.
Come detto prima, l’attestazione della non autosufficienza va richiesta all’INPS.
Quanto ai termini per la presentazione della domanda, sarà sempre l’INPS, più avanti, a specificarne le modalità di presentazione.
Altri benefici inclusi nel Decreto
La misura rientra nel cosiddetto “patto per la terza età”. Nel provvedimento, infatti, oltre all’assegno unico universale, il piano ha dei precisi scopi ulteriori, come:
- garantire il diritto delle persone anziane alla continuità di vita e di cure presso il proprio domicilio;
- semplificare le procedure di valutazione della persona anziana non autosufficiente;
- avviare una specifica governance nazionale delle politiche in favore della popolazione anziana;
- prevedere più servizi e ausili per le situazioni di maggiore fragilità;
- promuovere interventi per la prevenzione della fragilità delle persone anziane
- riconoscere e garantire il diritto delle persone anziane alla somministrazione di cure palliative domiciliari e presso hospice.
Assegno Unico Universale Anziani: si resta in attesa
Insomma, non rimane che attendere ulteriori informazioni, dato che come abbiamo detto è tutto un lungo iter ancora in divenire, e non si hanno ulteriori informazioni a riguardo.
Saremo noi stessi, come sempre, ad aggiornarvi mediante tutti i nostri canali, prossimamente.
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