L’assicurazione per incidente fa ISEE? Se sì, quando va dichiarata? Vediamo insieme i casi e gli esempi.
Assicurazione incidente: quando subentra?
Prima di analizzare i casi in cui l’assicurazione fa ISEE, vediamo innanzitutto in cosa consiste il risarcimento dell’assicurazione e quando entra in campo.
Il risarcimento ricevuto dall’assicurazione a seguito di un incidente può essere di diverse tipologie, come ad esempio:
- risarcimento per danni fisici;
- risarcimento per danni materiali (ad esempio, al veicolo);
- risarcimento per invalidità permanente;
- rimborso delle spese mediche
Ora, secondo la normativa vigente, le somme ricevute a titolo di risarcimento per danni non sono considerate reddito ai fini IRPEF e, quindi, non vengono automaticamente incluse nel calcolo dell’ISEE.
Inoltre, le somme a titolo di risarcimento per lesioni non vengono considerate nell’ISEE a prescindere, così come ha stabilito l’Agenzia delle entrate
Esistono tuttavia delle circostanze indirette per le quali tale risarcimento potrebbe avere un effetto sull’ISEE.
Assicurazione per incidente fa ISEE: vanno dichiarate le somme?
Come abbiamo detto, le somme ricevute a titolo di risarcimento per danni e lesioni, non vanno a influire sull’ISEE.
Influiscono invece i risarcimenti per danni al veicolo, ma solo indirettamente: essendo somme depositate sul conto, sono calcolate nel patrimonio mobiliare.
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Dato che, infatti, sono presenti sul conto del soggetto, influiscono sul patrimonio mobiliare e quindi sull’ISEE stesso.
Se infatti l’importo ricevuto e depositato a titolo di risarcimento per danni al veicolo non viene speso, o viene spesso solo parzialmente e la restante somma rimane sul conto, ovviamente ciò va a influire sul patrimonio mobiliare.
Si ribadisce, comunque, che le somme depositate sul conto per risarcimento di lesioni e danni alla persona, non costituiscono reddito a prescindere e dunque non incidono sull’ISEE. Facciamo alcuni esempi specifici.
Ho avuto un incidente, ma ho speso interamente il risarcimento per coprire tutte le spese relative alle riparazioni: non incide sull’ISEE.
Se non spendo tutto, ma parte (o l’intera somma) rimane depositata in banca e aumenta la giacenza media annua del conto corrente, questo può invece avere un impatto sull’ISEE.
La parte eventuale del risarcimento riguardante un’invalidità permanente o il risarcimento di una lesione, invece, rimane esclusa dal calcolo patrimoniale, a prescindere dal fatto che resti depositata sul conto.
Come non fare incidere assicurazione su ISEE?
L’unica strategia efficace a evitare che il risarcimento incida negativamente sull’ISEE è quella di utilizzare le somme per le riparazioni.
Oltretutto, è consigliabile conservare documentazione e ricevute che dimostrino come il risarcimento sia stato utilizzato per le esigenze cui era destinato.
Nel caso in cui le somme però non vengano spese, quand’è che il contribuente è tenuto a dichiararle?
Quando dichiarare risarcimento danni assicurazione
L’ISEE tiene conto della situazione degli ultimi due anni. Questo significa quindi che chi riceve un risarcimento nel 2025 dovrà dichiarare le somme nel 2027.
L’ISEE infatti si basa sui dati patrimoniali e reddituali di due anni prima (esempio: l’ISEE 2027 considera il patrimonio al 31 dicembre 2025.
In ogni caso, chi invece spenda subito il risarcimento, senza lasciarlo in conto, non avrà alcuna modifica rilevante sul suo patrimonio mobiliare e pertanto non deve preoccuparsi di dichiararlo.