Con un comunicato tempestivo, l’INPS ha reso nota l’attivazione di una nuova funzione relativa ad AUU. In pratica, è stato implementato un servizio online che permette, in caso di decesso del genitore richiedente la prestazione, di trasferire rapidamente le funzioni di percezione al genitore superstite. Ecco come funziona la nuova modalità AUU e cosa cambia, in dettaglio, per i percettori dell’Assegno Unico e Universale per i figli a carico.
AUU, le nuove funzionalità per i genitori superstiti
L’INPS ha recentemente annunciato una novità fondamentale per tutte le famiglie beneficiarie dell’Assegno Unico e Universale per i figli a carico (AUU). È stato infatti implementato un nuovo servizio online che consente, in caso di morte del genitore richiedente, al genitore superstite non dichiarato nella domanda originaria di subentrare nella richiesta decaduta. Si tratta di una misura che mira a garantire la continuità del sostegno economico alle famiglie, in uno dei momenti più delicati della vita familiare, riducendo in questo modo i tempi di attesa e semplificando parecchio le procedure burocratiche annesse.
Cos’è AUU e a chi è destinato
L’Assegno Unico e Universale (AUU) è una misura di sostegno economico introdotta per semplificare e potenziare gli interventi a favore delle famiglie con figli a carico. L’assegno è “unico” perché sostituisce e accorpa diverse precedenti forme di aiuto (come assegni familiari e detrazioni per figli), ed è “universale” perché spetta, in misura minima, a tutte le famiglie con figli, indipendentemente dall’ISEE o dal reddito, anche se con importi differenziati. L’AUU viene riconosciuto quindi:- Per ogni figlio minorenne a carico, a partire dal settimo mese di gravidanza
- Per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni, a condizione che frequenti un corso di studi, svolga un tirocinio, abbia un reddito inferiore a 8.000 euro annui, sia disoccupato in cerca di lavoro oppure sia impegnato nello svolgimento del servizio civile universale
- Per ogni figlio con disabilità a carico, senza limiti di età.
L’importo dell’Assegno varia in base all’ISEE, al numero e all’età dei figli, e alla presenza di disabilità. L’assegno viene inoltre erogato mensilmente, e può essere richiesto da uno dei genitori o dal tutore legale.
La nuova procedura AUU in caso di decesso del genitore richiedente
Fino ad oggi, la morte del genitore che aveva presentato la domanda per l’AUU poteva comportare la decadenza automatica della prestazione e l’interruzione dei pagamenti, soprattutto nei casi in cui il genitore superstite non era stato indicato nella domanda originaria. Questo, dunque, poteva causare un vuoto di tutela economica proprio nei momenti di maggiore fragilità della famiglia coinvolta.
Con il nuovo servizio implementato dall’INPS si colma invece questo ‘difetto’ nella norma in vigore. Il genitore superstite, non dichiarato nella domanda originaria, ora potrà subentrare nella richiesta decaduta, assicurando così la continuità dell’assegno senza dover presentare una nuova domanda da zero. Il sistema rileverà automaticamente che il codice fiscale del figlio è associato a una domanda decaduta per decesso dell’unico genitore indicato, e consentirà quindi di selezionare la relativa opzione per il subentro.
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Il genitore superstite, inoltre, verrà identificato come “genitore unico” con la motivazione “altro genitore deceduto/a”. E dopo le verifiche di rito sui requisiti, il sistema riattiverà poi i pagamenti sospesi e accrediterà in maniera automatica anche tutte le mensilità non erogate a causa della decadenza della domanda originaria, garantendo così la retroattività del sostegno economico.
Tempistiche e condizioni della nuova agevolazione
Esistono tuttavia tempistiche stringenti da rispettare. Il subentro, infatti, deve avvenire entro un anno dalla data del decesso del genitore richiedente. Questo termine, piuttosto ragionevole, è stato pensato per agevolare la riorganizzazione familiare e tutelare i diritti economici dei figli, ed evitare anche che la famiglia perda il diritto agli arretrati a causa di ritardi nella gestione della pratica.
Inoltre, va sottolineato che se il genitore superstite è titolare di redditi da lavoro o pensione, potrà dichiarare che il genitore deceduto risultava, al momento della morte, lavoratore o pensionato. In questo modo, la famiglia manterrà il diritto alla maggiorazione dell’assegno prevista per i nuclei in cui entrambi i genitori erano lavoratori, per un periodo massimo di cinque anni dalla data del decesso.
Un passo avanti per la tutela delle famiglie
Questa innovazione introdotta dall’INPS rappresenta insomma una svolta amministrativa notevole. E un chiaro segnale di attenzione alla stabilità economica dei nuclei familiari, soprattutto in situazioni di improvvisa vulnerabilità. Automatizzare il subentro AUU, e garantire la retroattività dei pagamenti, significa offrire una tutela concreta e tempestiva ai figli minori o con disabilità, che rischierebbero altrimenti di trovarsi totalmente privi di sostegno. Ed è finalmente un’ottima notizia.