Ci sono alcune banche che accettano la cessione del credito e che hanno ripreso con questa attività dopo che era stata bloccata, ma sono molto poche. Oltre alle banche, ci sono aziende che accettano cessione del credito come piattaforme specializzate o Poste Italiane, che ha riaperto in modo piuttosto selettivo.
Oggi però c’è comunque più movimento nel mercato della cessione del credito ed è importante capire a chi affidarsi, perché come abbiamo detto non c’è molta scelta tra gli istituti a cui rivolgersi. E quindi quali banche accettano la cessione del credito? Come funziona oggi la cessione del credito con le banche?
Banche che accettano la cessione del credito
Sono veramente poche le banche che accettano la cessione del credito oggi, ovvero due:
- Intesa Sanpaolo (che acquista a determinate condizioni);
- UniCredit (tramite il cessionario EBS Finance).
Altre banche si sono mostrate interessate ma hanno poi sospeso gli acquisti, come BPER Banca che non accetta nuove proposte di acquisto crediti, Sparkasse che aveva riaperto ma poi ha cessato l’attività, Credit Agricole, Banco BPM e Mediolanum che volevano riaprire ma questo ad oggi non è ancora accaduto.
Cessione del credito con Intesa Sanpaolo
Tra le banche che accettano la cessione del credito c’è Intesa Sanpaolo, che ha riaperto il servizio tramite la sua piattaforma e quella di Deloitte, con due offerte a disposizione:
- liquidità dopo il completamento dei lavori e del passaggio del credito nel cassetto fiscale della banca;
- cessione credito ristrutturazione per interventi di lavoro ancora in corso.
Il controvalore liberato da Intesa Sanpaolo equivale a 8 miliardi, con capacità fiscale già a disposizione, ci sarà probabilmente spazio per nuove cessioni.
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Cessione del credito con UniCredit
Tramite la società veicolo EBS Finance, UniCredit acquista i crediti maturati (con un importo compreso tra 10mila e 600mila euro) dai propri clienti cessionari in Partita IVA. Si possono cedere i bonus solo dopo aver ultimato in modo definitivo i lavori e dopo aver maturato i crediti fiscali.
I crediti fanno riferimento alle spese sostenute nel 2022 per sconto in fattura, da parte di professionisti e artigiani con conto corrente presso la banca. Per poter accedere bisogna essere provvisti di codice identificativo univoco. Chi decide di cedere il credito deve essere in possesso di asseverazioni, attestazioni e visto di conformità per tutte le tipologie di intervento. In base al tipo di bonus, il prezzo di acquisto dei crediti varia dal 70% all’85,80% del valore nominale del credito maturato.
Come funziona oggi la cessione del credito banca?
La cessione del credito è un procedimento finanziario in cui il soggetto (il cedente) trasferisce a un altro soggetto (il cessionario) il diritto di credito che ha nei confronti di un terzo (il debitore). In questo modo il cessionario diventa il nuovo titolare del credito e ha quindi diritto a riscuotere il bonus/debito.
Nel 2023, il Governo ha fatto eccezioni al blocco della cessione dei crediti per:
- la rimozione di barriere architettoniche;
- immobili rovinati da terremoti e dall’alluvione nelle Marche;
- edifici dell’IACP, ONLUS e Cooperative di abitazione;
- lavori di riqualificazione urbana.
Per quanto riguarda la detrazione fiscale del 110% delle villette, nel caso in cui il 30% dei lavori è iniziato il 30 settembre 2022, il termine è previsto per il 31 dicembre 2023.