Molte persone si chiedono se è possibile ottenere la detrazione fiscale per le spese di riqualificazione energetica in caso di bonifico parlante errato. Può succedere infatti di commettere uno sbaglio, ma non sempre è facile capire come comportarsi in questo caso.
Come annullare bonifico per detrazione fiscale? Come correggere bonifico ristrutturazione edilizia? Che causale mettere in un bonifico per ristrutturazione? Vediamo tutto ciò che è bene sapere nel caso di una situazione simile, che è già accaduta ad un contribuente.
Errore bonifico ristrutturazione
Un contribuente ha chiesto chiarimenti all’Agenzia delle Entrate in merito alle spese sostenute per migliorare l’efficienza energetica della sua abitazione, durante i lavori di ristrutturazione della sua casa principale. Nello specifico, nell’indicazione della normativa nel bonifico a fini fiscali, ha erroneamente menzionato “L449 Art. 16bis DPR 917/1986 (L449) Ristrutturazione edilizia” anziché “L296 Legge 296/06 Riqualificazione energetica”.
- Riqualificazione energetica: un insieme di interventi finalizzati a migliorare l’efficienza energetica di un edificio. Questi interventi possono comprendere l’installazione di sistemi di isolamento termico, l’adozione di finestre più efficienti dal punto di vista energetico, l’impiego di impianti di riscaldamento o di climatizzazione più moderni ed efficienti, l’uso di fonti di energia rinnovabile come i pannelli solari, tra gli altri. L’obiettivo principale è ridurre il consumo di energia dell’edificio, migliorare il comfort abitativo e contribuire alla riduzione delle emissioni di gas serra.
- Ristrutturazione edilizia: interventi che riguardano la modifica, la riparazione o l’ampliamento di un edificio esistente. Questi lavori possono comprendere la sostituzione di impianti obsoleti, la riparazione di parti danneggiate della struttura, l’ammodernamento degli ambienti interni o esterni, e possono anche coinvolgere l’adeguamento dell’edificio alle normative vigenti in materia di sicurezza, accessibilità e norme antisismiche.
Cosa succede in caso di bonifico parlante errato?
Il dubbio principale del contribuente è se, nonostante il bonifico parlante errato, possa comunque beneficiare della detrazione fiscale prevista per la riqualificazione energetica, pari al 65% delle spese sostenute, nella dichiarazione dei redditi relativa al 2024.
L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che per le opere di miglioramento energetico degli edifici, così come per i lavori di recupero del patrimonio edilizio, le banche o Poste Italiane devono applicare una ritenuta d’acconto dell’8% sui pagamenti effettuati, a carico del beneficiario.
È stato specificato che nei bonifici per tali lavori devono essere indicati la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il numero di partita IVA o codice fiscale del soggetto a favore del quale viene effettuato il bonifico.
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Nella circolare n. 177 del 2023, l’Agenzia delle Entrate ha precisato che nel caso in cui, per un semplice errore di trascrizione, sia stato menzionato il riferimento normativo relativo al recupero del patrimonio edilizio invece della legge n. 296/2006, l’agevolazione fiscale può essere comunque concessa senza richiedere ulteriori adempimenti da parte del contribuente.
Di conseguenza, confermando il rispetto di tutte le altre condizioni e dei requisiti stabiliti dalla normativa che regola la detrazione del 65% sulle spese sostenute, la risposta fornita dall’Agenzia delle Entrate è positiva: fortunatamente il contribuente potrà beneficiare della detrazione anche se nel bonifico è stato commesso un errore.