Il governo italiano ha riconfermato il suo impegno nel sostenere le famiglie con bambini dai 0 ai 3 anni che frequentano istituti d’infanzia pubblici o privati attraverso il bonus asili nido. Questo incentivo, introdotto per la prima volta nel 2016, è stato prorogato anche per l’anno in corso e offre un supporto finanziario prezioso alle famiglie italiane. In questo articolo, esamineremo chi ha diritto a questo beneficio, quanto può essere richiesto e come effettuare la domanda presso l’INPS.
Seguici anche su:
- Youtube (155.000 iscritti)
- TikTok (113.000 follower)
- Instagram (10.000 follower)
- Whatsapp (3000 iscritti)
Chi può usufruire del bonus asili nido?
Il bonus asilo nido è rivolto ai nuclei familiari che hanno figli di età compresa tra 0 e 3 anni e che frequentano istituti d’infanzia sia pubblici che privati. La domanda per ottenere questo incentivo può essere presentata dal genitore convivente o dal soggetto che ha l’affidamento legale del bambino. Il bonus è disponibile per cittadini italiani, comunitari o individui con un permesso di soggiorno valido nell’Unione Europea. Questo beneficio è esteso anche ai genitori o tutori con lo status di rifugiati politici o protezione sussidiaria.
Inoltre, è importante dimostrare la residenza in Italia e l’effettiva convivenza con il bambino per il quale si richiede l’incentivo. La procedura per la presentazione della richiesta può essere effettuata online tramite il servizio dell’INPS o attraverso i patronati. È essenziale completare la domanda con attenzione, fornendo tutte le informazioni richieste per garantire una valutazione accurata.
Come funziona il bonus asili nido?
Il bonus asili nido copre fino a 11 mensilità nell’anno solare ed è suddiviso in tre fasce di reddito, basate sull’indicatore ISEE minorenni in corso di validità. L’importo massimo del bonus annuale:
- Per le famiglie con un reddito annuale fino a 25.000 euro è di 3.000 euro, che si traduce in 11 rate mensili di 272,72 euro ciascuna;
- Per le famiglie con un reddito annuo compreso tra 25.001 e 40.000 euro, il bonus annuale massimo è di 2.500 euro, distribuiti in 11 rate mensili di 227,27 euro ciascuna;
- Per le famiglie con un ISEE minorenni superiore a 40.001 euro, l’importo massimo del bonus annuale è di 1.500 euro. In questo caso, l’importo massimo mensile erogabile è di 136,37 euro per 11 mensilità.
Il bonus asilo nido è destinato a sostenere le famiglie con minori redditi, contribuendo a garantire un accesso equo ai servizi di assistenza all’infanzia. Questo sistema a fasce di reddito assicura che le famiglie con maggiori necessità ricevano un supporto finanziario più sostanziale.
Che documenti servono per il bonus asili nido?
Fare domanda per bonus nido 2023 è relativamente semplice e può essere completata online attraverso il sito web dell’INPS o con l’assistenza dei patronati. È necessario fornire tutte le informazioni richieste con precisione e assicurarsi di avere a disposizione i seguenti documenti:
- Attestazione ISEE minorenni: Prima di presentare la domanda, è fondamentale assicurarsi di avere un’attestazione ISEE minorenni in corso di validità. Questo documento determinerà a quale fascia di reddito si appartiene e, di conseguenza, l’importo del bonus asilo nido.
- Documenti di residenza e convivenza: È necessario dimostrare la propria residenza in Italia e la convivenza con il bambino per cui si richiede l’incentivo. Questi documenti possono includere certificati di residenza, contratti di locazione o altre prove simili.
- Ricevute di pagamento delle rette mensili: Entro il 31 luglio 2024, è obbligatorio allegare alla domanda le ricevute di pagamento delle rette mensili dell’istituto d’infanzia frequentato dal bambino. Questo passaggio è cruciale per attestare la regolarità nei pagamenti e garantire l’ottenimento del bonus.
Assistenza domiciliare per bambini con gravi patologie croniche
Anche nel 2023, il bonus asilo nido offre la possibilità di coprire forme di assistenza domiciliare per bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie croniche. In questo caso, è necessario allegare all’istanza un’attestazione rilasciata dal pediatra che cura il minore. Questa disposizione è un segno dell’impegno del governo nel sostenere le famiglie che affrontano sfide particolarmente difficili.
Discussion about this post