Il bonus barriere 75% è una detrazione fiscale che favorisce lavori di ristrutturazione per eliminare le barriere architettoniche, sia nei condomini che nelle proprietà private. Il bonus è stato prorogato per il 2023 fino al 31 dicembre 2025. Ma cosa fare per ottenere il bonus barriere architettoniche? Chi ha diritto al bonus barriere architettoniche? Quali lavori rientrano nel bonus 75%? Andiamo a vedere tutto ciò che c’è da sapere per ottenere questa agevolazione.
Seguici anche su:
- Youtube (155.000 iscritti)
- TikTok (113.000 follower)
- Instagram (10.000 follower)
- Whatsapp (3000 iscritti)
Come fare per ottenere il bonus barriere architettoniche?
Prima di tutto, come accade per qualsiasi altro bonus, è fondamentale presentare tutta la documentazione che attesti il rispetto dei requisiti previsti da regolamento:
- una relazione tecnica (fatta da un serramentista o da un professionista abilitato) che faccia vedere lo stato dell’immobile prima e dopo l’intervento:
- la documentazione fotografica per attestare l’abbattimento delle barriere;
- le ricevute fiscali delle spese sostenute per l’intervento;
- la dichiarazione dell’amministratore condominiale, se sono coinvolti parti comuni;
- una dichiarazione sostitutiva del contribuente che dimostri di aver diritto a portare in detrazione le spese al 75%.
Il rimborso dei lavori che vengono ammessi con il bonus barriere 75% può essere recuperato in 5 quote annuali.
Limiti di spesa per beneficiare della detrazione
Il bonus barriere 75% è stato disciplinato dall’articolo 119-ter del decreto legge n. 34/2020, e viene riconosciuto per le spese sostenute dal 1° gennaio 2022 fino al 31 dicembre 2025. L’eliminazione delle barriere architettoniche ha come obiettivo quello di ridurre al minimo gli ostacoli per tutte le persone con disabilità, in modo da farle sentire autonome. Ci sono dei limiti di spesa da rispettare per poter beneficiare della detrazione del 75%, l’importo massimo può essere di:
- 30.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da più di otto unità immobiliari.
- 40.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da due a otto unità immobiliari;
- 50.000 euro per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari che si trovano all’interno di edifici plurifamiliari, indipendenti e che dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno.
Nel sito dell’Agenzia delle Entrate si possono verificare tutti i dettagli sugli interventi che danno diritto alla detrazione, in modo da poter capire se si ha diritto di beneficiare del bonus barriere 75% oppure no.
Lavori rimborsabili con il bonus barriere 75%
Non tutti i lavori sono rimborsabili, vengono ammessi quelli che riguardano la sostituzione di gradini come rampe, nei condomini e nelle singole unità, oppure la costruzione di un elevatore esterno all’edificio. Questi sono due esempi, esiste un elenco completo degli interventi che si possono eseguire usufruendo della detrazione fiscale. Nel regolamento del decreto del Ministro dei lavori pubblici 14 giugno 1989, n. 236, si possono individuare tutti i criteri tecnici da soddisfare per la rimozione delle barriere architettoniche.
I lavori possono riguardare le porte, in modo da consentire il passaggio a persone su sedie a rotelle, i pavimenti, gli infissi esterni, i servizi igienici completi di campanelli di emergenza, le cucine con un vano vuoto dedicato all’accostamento di sedie a rotelle. Prima di richiedere il bonus, è quindi fondamentale capire se i lavori che dobbiamo fare rispettano i requisiti per l’eliminazione delle barriere architettoniche.
Discussion about this post