Tra le tante agevolazioni per questo 2023 previste dalla Legge di Bilancio, abbiamo anche il bonus barriere architettoniche, che è andato incontro ad una proroga.
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Il bonus in questione è un’agevolazione che ci consente di ottenere una detrazione Irpef del 75% delle spese sostenute per costruire ascensori, montacarichi, e tutte quelle strutture (come ad esempio rampe) atte a ridurre o eliminare le barriere architettoniche.
Vediamo come funziona la misura.
Bonus barriere architettoniche: la proroga fino al 2025
Tutte le spese sostenute dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2025 inerenti il superamento delle barriere architettoniche potranno essere portate in detrazione fiscale del 75%.
Esso si rivolge tanto ai proprietari degli immobili quanto agli inquilini in affitto, a patto però che per questi ultimi operino due condizioni:
- l’aver sostenuto delle spese per la rimozione delle barriere architettoniche nell’abitazione, previa autorizzazione del proprietario dell’immobile
- avere un regolare un contratto di locazione regolarmente registrato nel momento in cui i lavori sono stati avviati.
Analizziamo ora quali sono i tipi di lavori che rientrano nel bonus barriere architettoniche.
Bonus barriere architettoniche: le tipologie di lavori
Gli interventi ammessi sono tutti quegli interventi di automazione degli impianti degli edifici, nonché delle singole unità immobiliari mirati ad abbattere le barriere architettoniche.
In generale, vi rientra qualsiasi tipo di intervento che sia volto a facilitare l’accesso e la mobilità all’interno dell’edificio di persone affette da disabilità.
Per cui, rientrano (a puro titolo esemplificativo) tra tali interventi:
- la realizzazione di rampe inclinate;
- la costruzione (o ristrutturazione) di ascensori;
- l’installazione di piattaforme elevatrici;
- tutti gli interventi che consentono l’accessibilità in generale
- adeguamento dei servizi igienici;
- qualsiasi lavoro di sistemazione d’impianti elettrici e citofoni, che siano ad altezza e ben accessibili da persone con disabilità.
Qualsiasi intervento deve essere provato, quindi chi ha effettuato i lavori ha l’onere di presentare tutte le fatture (bonifici parlanti inclusi) e qualsiasi documento che possa comprovare l’avvenuta spesa.
Nello specifico:
- vanno obbligatoriamente evidenziate tutte le voci che dimostrano i lavori effettuati;
- gli estremi delle fatture vanno inseriti nella causale;
- va specificato che il pagamento viene disposto ai sensi di cui all’articolo 16 del d.p.r. 917/1986, (ndr quello di detrazioni fiscali)
- tutti gli estremi di chi effettua il pagamento devono essere trascritti sull’apposito modulo per ottenere la detrazione.
Importi bonus barriere architettoniche 2023
Il bonus consiste in una detrazione fiscale del 75%, suddivisa in scaglioni. Precisamente, si tratta di cinque quote annuali ed è calcolata su un importo complessivo variabile sulla base del tipo di unità immobiliare:
- 50.000 euro per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari che si trovano all’interno di edifici plurifamiliari ma funzionalmente indipendenti (devono cioè disporre di un accesso separato);
- 40.000 euro, che vengono moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio nel caso di edifici composti da 2 a 8 unità immobiliari;
- 30.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari per gli edifici composti da oltre 8 unità immobiliari.
Deve trattarsi di interventi su edifici che non siano di nuova costruzione, e possono essere anche edifici strumentali o patrimoniale, come anche beni merce di imprese.
Requisiti tecnici per ascensori e montacarichi
Quanto ai requisiti tecnici in materia di realizzazione di ascensori o montacarichi, questi sono i requisiti:
- la cabina dell’ascensore o del montacarichi deve essere di almeno 1 metro e 20 centimetri di profondità per 80 centimetri di larghezza;
- la porta deve avere una luce netta minima di 75 centimetri;
- davanti alla cabina lo spazio libero deve essere di almeno 1 metro e 40 cm;
- le porte devono restare aperte per almeno 8 secondi e chiudersi in minimo 4 secondi;
- quando l’ascensore è fermo al piano le porte devono essere chiuse
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