Grazie al bonus climatizzatori è possibile dedurre dalle tasse le spese sostenute per installare un nuovo sistema di condizionamento. A seconda del tipo di agevolazione richiesta, è possibile recuperare dal 50% al 70% del costo sostenuto. Esaminiamo chi ha diritto a beneficiare di questo bonus, i requisiti necessari e come massimizzare i vantaggi offerti dagli incentivi, oltre a tutte le informazioni necessarie per fare richiesta.
Come funziona il bonus per i climatizzatori?
Tra i vari bonus disponibili per interventi edilizi, è possibile usufruire anche del bonus climatizzatori. Le spese sostenute per l’installazione di un nuovo impianto possono essere detratte dalle tasse nella dichiarazione dei redditi.
I bonus climatizzazione disponibili per dedurre le spese relative agli impianti sono in realtà tre: è possibile scegliere quello più adatto alle proprie esigenze. Le detrazioni variano dal 50% al 65%, con la possibilità di includere l’intervento nell’ambito del Superbonus, se si effettuano altri lavori sull’immobile.
Come ottenere il bonus condizionatori 2024?
Il bonus si ottiene portando in detrazione le spese sostenute in sede di dichiarazione dei redditi. E’ necessario dunque riportare le fatture ed i bonifici parlanti che testimonino le spese e il loro ammontare.
Indipendentemente dal tipo di agevolazione richiesta, il bonus climatizzatori spetta:
- ai proprietari dell’immobile
- agli usufruttuari
- ai locatari e comodatari dell’immobile
Spetta inoltre anche ai familiari conviventi o i conviventi di fatto che sostengono la spesa e sono intestatari delle fatture.
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Nel caso di vendita dell’immobile con impianti di climatizzazione non completamente detratti, il vecchio proprietario può concordare con il nuovo acquirente il mantenimento o la cessione del diritto a detrarre le quote rimanenti del bonus. Tale accordo deve essere formalizzato nell’atto di vendita.
Detrazioni fiscali condizionatori al 50%
Ci sono due opportunità per ottenere una detrazione del 50% sul costo dei condizionatori: il bonus per la casa e il bonus per i mobili.
Bonus casa
Con il bonus per la casa è possibile recuperare il 50% del costo sostenuto entro 10 anni, con un limite massimo di spesa di 96.000 euro. Il bonus per la casa, che di solito è al 36%, è aumentato al 50% fino alla fine del 2024.
Questa detrazione si applica ai condizionatori che consentono un risparmio energetico per l’abitazione, certificato dal produttore o dall’installatore. Per usufruire di questo vantaggio, è necessario effettuare il pagamento tramite bonifico parlante, indicando i codici fiscali delle persone che beneficeranno della detrazione, la partita IVA del venditore e/o dell’installatore, oltre al riferimento alla fattura d’acquisto e alla normativa (articolo 16-bis del Testo Unico delle Imposte sui Redditi). È inoltre obbligatorio inviare tramite internet una comunicazione all’ENEA entro 90 giorni dall’installazione o dal collaudo.
Bonus mobili
Con il bonus per i mobili invece è possibile recuperare il 50% della spesa sostenuta entro 10 anni, con un tetto massimo di spesa di 5.000 euro nel 2024.
L’acquisto può essere dedotto tramite il modello 730, senza la possibilità di ottenere lo sconto in fattura condizionatori o della cessione del credito, se avviene all’interno di una ristrutturazione straordinaria dell’immobile. È importante che la data di inizio dei lavori di ristrutturazione sia antecedente a quella di acquisto dei condizionatori e che la ristrutturazione si riferisca all’anno precedente o a quello in corso in cui si intende utilizzare il bonus per i mobili.
Non è necessario pagare tramite bonifico parlante, ma è essenziale utilizzare metodi di pagamento tracciabili, i pagamenti in contanti non sono ammessi. Inoltre, è indispensabile avere lo scontrino o la fattura che riportino il codice fiscale di chi ha sostenuto la spesa, oltre alla descrizione dettagliata dell’acquisto effettuato.
Bonus climatizzatori al 70% con Superbonus
Grazie al Superbonus, è possibile recuperare il 70% della spesa sostenuta.
Questa detrazione si applica ai condizionatori a pompa di calore che consentono un risparmio energetico per l’abitazione, certificato dal produttore o dall’installatore. L’impianto deve essere in grado di fornire riscaldamento invernale e deve sostituire un impianto esistente.
Per usufruire di questo vantaggio, è necessario effettuare il pagamento tramite bonifico parlante, indicando i codici fiscali delle persone che beneficeranno della detrazione, la partita IVA del venditore e/o dell’installatore, oltre al riferimento alla fattura d’acquisto e alla normativa (Legge 296/2006).
Cosa succede se non si fa la comunicazione all’ENEA?
Nel caso dell’Ecobonus, gli adempimenti sono più complessi, proprio perché la detrazione è più elevata. Infatti, è necessario inviare all’ENEA tramite il suo sito entro 90 giorni dalla fine dell’installazione o del collaudo dell’impianto i seguenti dati: l’asseverazione di un tecnico abilitato e la scheda informativa degli interventi realizzati, contenente l’importo delle spese sostenute, il risparmio energetico ottenuto (certificato tramite attestato di prestazione energetica), e i dati catastali e personali di chi intende detrarre la spesa.
La mancata o errata comunicazione all’ENEA fa perdere automaticamente il diritto alla detrazione fiscale per interventi agevolati, e di conseguenza il bonus climatizzatori.