A partire dal primo luglio 2023, sono state introdotte nuove regole per l’accesso ai bonus condomini, che riguardano gli incentivi e le agevolazioni fiscali per lavori di ristrutturazione e riqualificazione energetica degli edifici condominiali. Queste novità interessano sia i cittadini che le imprese coinvolte nell’esecuzione dei lavori.
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La principale novità riguarda le imprese che eseguono i lavori di ristrutturazione. Ora è richiesta la certificazione SOA (Società Organismi di Attestazione) per poter accedere ai bonus e alle agevolazioni fiscali. Essa attesta la qualità e la capacità tecnico-organizzativa delle imprese operanti nel settore delle costruzioni.
Bonus condomini: obbligatoria la certificazione Soa
A partire dal primo luglio 2023, è stata introdotta una modifica significativa riguardante le imprese incaricate di lavori di importo superiore a 516.000 euro e che beneficiano di incentivi fiscali, come i bonus condomini. Questa modifica richiede che tali imprese abbiano un’attestazione Soa (Società Organismo di Attestazione), che è generalmente richiesta solo per gli appalti pubblici, ma diventa ora essenziale anche per accedere ai bonus casa.
Senza la certificazione Soa, i bonus casa, inclusi quelli per i condomini, potrebbero essere completamente annullati. Questa novità è stata introdotta attraverso il decreto legge 21/2022 con l’articolo 10-bis il 21 maggio 2022 e, dopo un periodo di transizione, è ora pienamente operativa.
L’obiettivo principale di questa modifica è quello di elevare la qualificazione delle imprese coinvolte in lavori di rilievo che ricevono incentivi e agevolazioni fiscali. Poiché sono investite considerevoli risorse pubbliche, il governo ha deciso di porre fine all’era dei costruttori improvvisati.
La certificazione Soa attesta che un’impresa possiede le competenze e i requisiti necessari per eseguire appalti pubblici e lavori di importo significativo. Questa certificazione viene rilasciata da organismi indipendenti dopo un’attenta valutazione dei requisiti legali. Vengono considerati il track record dell’impresa negli ultimi 10 anni e i bilanci approvati e depositati.
Bonus edilizi e certificazione Soa
La nuova normativa che richiede la certificazione Soa si applica non solo al Bonus condomini, ma a tutti i bonus edilizi previsti dal Decreto Rilancio (art. 119 e 121, comma 2). Ciò include i seguenti incentivi:
- Superbonus 110%;
- Ecobonus ordinario;
- Bonus casa e sismabonus ordinario;
- Bonus facciate;
- Bonus verde;
- Bonus fotovoltaico ordinario;
- Bonus colonnine di ricarica ordinario;
- Bonus barriere architettoniche 75%.
È importante sottolineare che l’obbligo di certificazione Soa si applica solo per importi superiori a 516.000 euro.
Inoltre, la circolare 10/E del 20 aprile 2023 dell’Agenzia delle Entrate specifica che l’obbligo di attestazione Soa è valido sia se il bonus viene utilizzato come detrazione Irpef (imposta sul reddito delle persone fisiche) sia se vengono esercitate le opzioni di cessione del credito e sconto in fattura.
Tuttavia, è importante notare che l’obbligo di certificazione Soa non si applica ai lavori già in corso di esecuzione alla data di entrata in vigore della normativa (21 maggio 2022) né ai contratti di appalto o di subappalto stipulati prima di tale data.
Imprese e certificazione Soa
La certificazione Soa, acronimo di “Società organismo di attestazione”, è un documento che attesta la qualificazione di un’impresa per partecipare a gare d’appalto per l’esecuzione di lavori pubblici.
Questo attestato conferma che l’impresa possiede la capacità economica e tecnica necessaria per realizzare lavori con costi superiori a una determinata soglia e che soddisfa i requisiti indispensabili per la contrattazione pubblica nel settore edile.
La certificazione Soa viene rilasciata da appositi Organismi Soa, che valutano i requisiti legali dell’impresa interessata. Durante il processo di valutazione, vengono considerati i lavori eseguiti dall’impresa negli ultimi 10 anni, nonché i cinque migliori bilanci tra gli ultimi dieci approvati e depositati.
In pratica, la certificazione Soa attesta che un’impresa edile ha dimostrato la sua esperienza, affidabilità finanziaria e capacità tecnica nel settore. Questo documento è un requisito fondamentale per partecipare a gare d’appalto pubbliche di un certo valore e per ottenere incentivi e agevolazioni fiscali legate ai bonus edilizi, compreso il Bonus casa per i condomini.
Lavori privati e certificazione Soa
A partire da quest’anno, come già menzionato, l’attestazione Soa è diventata obbligatoria anche per i lavori privati con un importo superiore a 516.000 euro, a condizione che si desideri accedere agli incentivi fiscali. Questa nuova misura è stata introdotta dalla legge n. 51/2022, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale.
Si tratta di un requisito aggiuntivo per poter beneficiare del Superbonus condomini e degli altri bonus edilizi legati alle riqualificazioni energetiche e antisismiche.
Perciò, se si desidera usufruire di incentivi fiscali per lavori privati di un certo valore, è necessario che l’impresa responsabile dei lavori abbia ottenuto l’attestazione Soa. Questo requisito mira a garantire che anche nei lavori privati di rilievo siano coinvolte imprese qualificate, in grado di fornire garanzie di capacità economica e tecnica per la realizzazione dei progetti.
Costi e categorie
La certificazione Soa copre un’ampia gamma di categorie di lavori. In totale, esistono 52 categorie diverse di lavori che sono soggette a questa certificazione. L’elenco completo delle categorie di lavori è definito dal competente Organismo Soa.
Oltre alle diverse categorie di lavori, la certificazione Soa tiene conto anche delle classifiche di importo. Esistono 10 diverse classifiche di importo che vanno da 258.000 euro fino alla categoria VIII, che copre lavori con un importo superiore a 15.494.000 euro.
Le classifiche di importo rappresentano una suddivisione gerarchica basata sull’entità finanziaria dei lavori. Più l’importo del lavoro è elevato, più alta sarà la classifica di importo richiesta per ottenere la certificazione Soa. Ciò significa che le imprese che desiderano partecipare a lavori di maggiore entità dovranno dimostrare una maggiore capacità economica e tecnica per ottenere la certificazione Soa corrispondente alla specifica classifica di importo richiesta per quel lavoro.
Requisiti per certificazione Soa
Per ottenere la qualificazione Soa, le imprese devono soddisfare una serie di requisiti che vengono valutati durante il processo di verifica. Di seguito sono elencati i principali requisiti richiesti:
- Idoneità professionale: I concorrenti alle gare devono essere iscritti nel registro della Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura o nel registro delle commissioni provinciali per l’artigianato, oppure presso i competenti ordini professionali, se cittadini italiani o di altro Stato membro residenti in Italia. Questo requisito attesta l’idoneità professionale dell’impresa nel settore specifico di riferimento.
- Adeguata capacità economica e finanziaria: L’impresa deve dimostrare di avere un fatturato minimo annuo, che varia in base alla classifica di importo richiesta. Inoltre, è richiesta la presentazione di adeguate dichiarazioni bancarie e informazioni sui conti annuali dell’impresa, nonché sul suo fatturato globale. Questo requisito mira a garantire che l’impresa abbia una solida base finanziaria per affrontare i lavori richiesti.
- Sufficienti capacità tecniche e professionali: L’impresa deve fornire un elenco dei lavori eseguiti negli ultimi cinque anni, indicando anche i tecnici che hanno operato all’interno dell’impresa e i relativi titoli di studio. Inoltre, è richiesta la descrizione delle attrezzature tecniche utilizzate, dei materiali impiegati e delle misure adottate per garantire la qualità dei lavori. Anche le misure di gestione ambientale e l’organico medio annuo dell’impresa sono importanti per valutare le capacità tecniche dell’impresa.
- Integrità morale e fiscale: È richiesto che l’esecutore non abbia commesso delitti, frodi fiscali, crimini o fornito false dichiarazioni. Inoltre, l’impresa deve dimostrare di non essere coinvolta nello sfruttamento del lavoro minorile. Questo requisito sottolinea l’importanza dell’integrità morale e fiscale delle imprese che intendono ottenere la qualificazione Soa.
L’adempimento di questi requisiti è fondamentale per ottenere la qualificazione Soa e garantire la capacità economica, tecnica e l’integrità delle imprese coinvolte in appalti pubblici o lavori privati di rilievo che beneficiano di incentivi fiscali.
Come ottenere la certificazione
Per ottenere la certificazione Soa, oltre ai requisiti precedentemente menzionati, è necessario che l’impresa abbia anche un sistema di gestione della qualità aziendale certificato secondo la norma UNI EN ISO 9001. Questa norma stabilisce gli standard per un sistema di gestione della qualità efficace e orientato al miglioramento continuo.
La certificazione secondo la norma ISO 9001 implica che l’impresa abbia implementato un sistema di gestione della qualità che assicuri il controllo dei processi aziendali, la soddisfazione dei clienti, il monitoraggio delle prestazioni e l’adeguata gestione dei rischi. La certificazione ISO 9001 è rilasciata da enti di certificazione accreditati che effettuano audit per verificare il rispetto dei requisiti della norma.
Nel caso delle certificazioni Soa, gli organismi di certificazione devono verificare la validità, la veridicità, la correttezza e la pertinenza di tutti i documenti presentati dall’impresa per dimostrare il possesso dei requisiti necessari per la qualificazione. Ciò implica che la Soa effettui interrogazioni ai sistemi informativi, alle banche dati e agli enti che hanno rilasciato dichiarazioni o certificati utilizzati come prova.
Le reazioni dell’Ance
L’Associazione Nazionale Costruttori Edili (Ance) esprime soddisfazione per l’obbligo della certificazione Soa e lo considera una norma che ha promosso attivamente. Secondo il vicepresidente dell’Ance, Stefano Betti, l’associazione aveva richiesto l’introduzione di questa misura già in precedenza, ritenendo che avrebbe potuto contribuire a contrastare le frodi, in particolare per quanto riguarda il bonus facciate.
L’Ance sostiene che, nonostante si tratti di appalti tra privati, i fondi utilizzati per le agevolazioni sono pubblici. Pertanto, ritiene fondamentale avviare i lavori con imprese professionali al fine di garantire la qualità degli appaltatori. Secondo l’Ance, questo è l’unico sistema in grado di assicurare standard elevati e sostenere la qualità delle prestazioni nel settore edile.
L’associazione degli costruttori edili accoglie positivamente l’obbligo della certificazione Soa e afferma di continuare a supportare questa misura anche in futuro.
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