“La cena l’han già mangiata tutti, si sono alzati, e a noi resta da pagare il conto”, così dice, utilizzando una metafora, il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, in un recente intervento al Forum Ambrosetti.
Certo, tutti i torti non ha, dato che “la cena” dei bonus edilizi è costata alle casse dello stato ben 109 miliardi di euro.
“Scelta scellerata” tuona Giorgetti
Una scelta “incredibile e scellerata” così la definisce il Ministro nel suo intervento. E aggiunge: “vista come una conquista a favore dei cittadini. Peccato che, conti alla mano, la realtà sia decisamente diversa”. “Tanto che la premier Meloni in più occasioni ha parlato di truffa allo Stato”, chiosa.
E non è “solo” un problema di costi (si parla del fatto che in sostanza il bonus in oggetto è costato un “debito” 2.000 euro a ogni italiano “Persino ai neonati“, continua ancora Giorgetti), ma anche delle categorie che ne hanno beneficiato maggiormente, che per Giorgetti sono state principalmente le banche e le ditte che vendono materiali.
Insomma, un conto “da mal di pancia”, osserva Giorgetti.
I bonus edilizi beneficiano solo ai “ricchi” ( e alle banche)
Inoltre, non essendo dei bonus effettivi in denaro ma da portare in detrazione, a fruirne sono maggiormente le classi con redditi più alti, che possono permettersi di “anticipare” la spesa, per poi portarla in detrazione diluita in 5 anni.
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Infatti proprio su questo preme anche Federico Freni, sottosegretario all’economia : “Nella nostra idea il Superbonus deve tutelare chi i lavori non se li potrebbe permettere, non chi se li può permettere e magari così non li paga“.
Invece, con questo meccanismo della detrazione, i lavori li fa chi può permetterseli anche senza Superbonus, beneficiando poi, infine, anche della detrazione fiscale.
Una scelta contraddittoria e dibattuta, e che, osserva Freni, potrebbe recare un gravissimo danno allo Stato: “se lo Stato dovesse portare a compimento tutto il Superbonus, così come risulta oggi dai cassetti dell’Agenzia delle Entrate, non so dove andremmo a finire“