Nuovo Bonus Elettrodomestici: click day previsto per febbraio 2025. Con l’entrata in vigore della Legge di Bilancio il 1° gennaio 2025, il click day per richiedere il nuovo bonus elettrodomestici è atteso entro la fine di febbraio. Il contributo sarà disponibile per l’acquisto di un solo elettrodomestico per nucleo familiare, a condizione che il dispositivo sia di classe energetica B o superiore e prodotto in Europa. Sarà inoltre necessario sostituire un vecchio apparecchio.
Bonus elettrodomestici 2025: in attesa del decreto congiunto
Le modalità di accesso, i criteri di erogazione e le procedure non sono ancora state definite, ma lo saranno nel decreto disponibile entro febbraio.
Per ottenere il bonus è infatti necessario un decreto congiunto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Obiettivi del bonus elettrodomestici
Il Governo ha destinato 50 milioni di euro a questa iniziativa, che mira a sostenere la transizione ecologica e a valorizzare il settore europeo degli elettrodomestici. Dopo l’emendamento annunciato già lo scorso anno, ora si fa un ulteriore passo verso la sua concretizzazione.
L’Unione Nazionale Consumatori (UNC) sottolinea il duplice obiettivo: da un lato, supportare un comparto industriale in difficoltà, e dall’altro incentivare pratiche virtuose di sostituzione e smaltimento degli apparecchi obsoleti, favorendo l’efficienza energetica domestica. Si rischia l’esaurimento fondi
L’UNC avverte che, a causa della modalità di accesso tramite click day e del budget limitato, i fondi potrebbero esaurirsi rapidamente. Si consiglia ai consumatori interessati di seguire con attenzione le indicazioni ufficiali.
Capita infatti spesso che i al “clickday” i siti istituzionali vengano presi d’assalto, e tra rallentamenti e down, ha sempre la meglio chi riesce ad essere più veloce e riesce ad accaparrarsi il beneficio.
Essendo un bonus fino a esaurimento fondi, è chiaro che chi arriva per primo ha più possibilità di ottenerlo.
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Bonus mobili (ed elettrodomestici)
Sebbene i nomi siano simili, il bonus mobili ed elettrodomestici è invece un’agevolazione analoga, ma distinta: il bonus mobili ed elettrodomestici è una detrazione Irpef del 50% sull’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici destinati ad arredare immobili sottoposti a ristrutturazione.
Per il 2025, il tetto massimo su cui calcolare la detrazione è fissato a 5.000 euro, includendo spese di trasporto e montaggio, da suddividere in dieci quote annuali di pari importo.
Requisiti e modalità di pagamento
L’Agenzia delle Entrate specifica che la detrazione è valida per acquisti effettuati entro il 31 dicembre 2025 di elettrodomestici nuovi di classe energetica minima (A per forni, E per lavatrici, lavasciugatrici e lavastoviglie, F per frigoriferi e congelatori). È necessario che gli interventi di ristrutturazione siano stati avviati dal 1° gennaio dell’anno precedente all’acquisto. I pagamenti devono essere effettuati tramite bonifico, carta di debito o credito; non sono ammessi assegni o contanti.
Limite di spesa per unità immobiliare
Il limite di spesa si applica per ogni singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, o per parti comuni degli edifici sottoposti a ristrutturazione. Chi interviene su più unità immobiliari potrà usufruire più volte del beneficio.
Chi può beneficiare del bonus mobili ed elettrodomestici?
La detrazione è rivolta ai contribuenti, persone fisiche, titolari di redditi imponibili Irpef che abbiano avviato interventi di ristrutturazione edilizia previsti dall’art. 16-bis del TUIR. In particolare, possono accedere al bonus:
- persone fisiche, residenti o non residenti in Italia.
- società semplici, società in nome collettivo, società in accomandita semplice e imprese familiari.
- soci di cooperative, sia a proprietà divisa che indivisa.
- imprenditori individuali, per immobili non classificati come beni strumentali o merce.
Per beneficiare dell’agevolazione, i soggetti interessati devono possedere i fabbricati destinati all’acquisto dei beni agevolati tramite uno dei seguenti titoli:
- proprietà o nuda proprietà, usufrutto, uso, abitazione o diritto di superficie.
- detenzione dell’immobile in qualità di comodatari o locatari. Rientrano anche i familiari conviventi e il
- coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge.
Interventi edilizi necessari
Per accedere al bonus è indispensabile che siano stati realizzati specifici interventi edilizi, tra cui:
- manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti. I lavori di manutenzione ordinaria su appartamenti (es. tinteggiatura, sostituzione di pavimenti, rifacimento di intonaci interni) non danno diritto alla detrazione.
- ricostruzione o ripristino di immobili danneggiati da eventi calamitosi, purché sia stato dichiarato lo stato di emergenza.
- restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia su interi fabbricati, realizzati da imprese di costruzione o cooperative edilizie che vendono o assegnano l’immobile entro 18 mesi dal completamento dei lavori.
- manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali.
Esempi di interventi ammessi
Manutenzione straordinaria:
- Installazione di ascensori e scale di sicurezza.
- Realizzazione di servizi igienici.
- Sostituzione di infissi esterni con modifica del materiale o della tipologia.
- Rifacimento di scale e rampe.
- Realizzazione di recinzioni, muri di cinta e cancellate.
- Costruzione di scale interne.
- Sostituzione di tramezzi interni senza modificare la tipologia dell’unità immobiliare.
- Installazione di fonti rinnovabili,
- Impianti di climatizzazione a pompa di calore.
- Sostituzione della caldaia.
- Ristrutturazione edilizia:
- Realizzazione di mansarde o balconi.
- Trasformazione di soffitte in mansarde o balconi in verande.
- Apertura di nuove porte e finestre.
- Costruzione di servizi igienici ampliando superfici e volumi esistenti.
Interventi esclusi dal bonus mobili
Non rientrano tra quelli agevolabili:
- l’adozione di misure per prevenire il rischio di atti illeciti (salvo che rientrino in altre categorie di interventi edilizi).
- la realizzazione di posti auto o box pertinenziali.
- gli interventi già agevolati con l’ecobonus ai sensi dell’art. 14 del D.L. 63/2013 (Circolare Agenzia delle Entrate n. 11/E/2014, risposta 5.1).