Con l’anno nuovo torna il tanto atteso bonus gite scolastiche 2024, e ci sono alcune importanti novità da tenere in considerazione. Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha recentemente firmato una nuova direttiva volta a promuovere una partecipazione più ampia degli studenti ai viaggi di istruzione e alle visite didattiche. Vediamo insieme quali sono i nuovi requisiti e come fare domanda per accedere a questo sostegno economico.
Come funziona il bonus gite scolastiche 2024
Il bonus gite scolastiche 2024 è un aiuto economico messo a disposizione dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, con un importo massimo di 150 euro per ogni figlio. È stato introdotto per consentire agli studenti di partecipare ai viaggi di istruzione nonostante le difficoltà economiche delle rispettive famiglie.
Il sostegno non è automatico; le famiglie devono presentare una domanda specifica per ciascun figlio beneficiario. Una volta verificati i requisiti, il prezzo complessivo della gita sarà scontato direttamente dall’istituto scolastico al momento del pagamento.
Novità sul bonus gite scolastiche 2024
Dal 15 gennaio al 15 febbraio del 2024, è stato possibile richiedere l’accesso a un particolare aiuto economico fino a 150 euro destinato alle famiglie con figli che frequentano scuole statali secondarie di secondo grado con ISEE fino a 5000 euro. Questo sostegno, noto come Bonus Gite Scolastiche, è stato istituito dal Ministero dell’Istruzione e del Merito per alleviare le spese relative ai viaggi di istruzione.
Con la Nota N. 5419 del 20 dicembre 2023, il Ministero dell’Istruzione e del Merito aveva anticipato l’arrivo di questo beneficio, destinato ad aiutare le famiglie a far fronte ai costi dei viaggi di istruzione. Si stima che circa 330.000 famiglie potrebbero essere potenziali beneficiarie di questo sostegno.
Ampliamento sulle richieste
Il Ministro dell’Istruzione e del Merito ha firmato una nuova Direttiva il 13 marzo, confermando che ci sarà una nuova finestra di domanda per il bonus gite scolastiche 2024 e che la platea dei beneficiari sarà ampliata. Ora, le famiglie con un ISEE fino a 15.000 euro potranno richiedere il bonus, rispetto al limite precedente di 5.000 euro. Questo ampliamento è finalizzato a garantire un maggiore sostegno alle famiglie in difficoltà economica.
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Ampliamento dei requisiti
Una delle principali novità, quindi, riguarda l’ampliamento dei requisiti per poter accedere al bonus gite scolastiche. Come detto, il contributo da 150 euro sarà esteso anche agli studenti provenienti da contesti familiari con un ISEE fino a 15.000 euro. Questo valore è tre volte più alto rispetto al precedente limite, consentendo a un numero maggiore di famiglie di beneficiare del bonus.
Come richiedere il bonus gita scolastica 2024?
Per richiedere il bonus gite scolastiche, le famiglie devono compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) tramite la piattaforma online dell’INPS o presso i vari CAF e patronati. La nuova piattaforma Unica del Ministero dell’Istruzione e del Merito semplifica ulteriormente il processo di richiesta. Durante la compilazione della domanda, le famiglie devono inserire il codice fiscale dello studente e fornire le informazioni richieste sulla propria situazione economica. Dopo aver incrociato i dati delle dichiarazioni, il bonus verrà erogato alle famiglie che soddisfano i requisiti.
Comunicazione dell’esito della richiesta
Una volta presentata la domanda, il risultato della valutazione verrà comunicato in tempo reale alla famiglia richiedente. Se la richiesta viene accettata e l’ISEE risulta inferiore alla soglia di 15.000 euro, la famiglia avrà diritto al bonus gite scolastiche. In caso contrario, se l’ISEE supera questa soglia o se la famiglia non ha presentato una DSU valida, la richiesta verrà respinta.
Utilizzo del bonus
Il bonus gite scolastiche 2024 può essere utilizzato in due modi: come sconto sulle spese per nuovi viaggi di istruzione organizzati dalla scuola o come rimborso sulle spese già sostenute per i viaggi di istruzione. Questo contributo mira a sostenere la partecipazione dei ragazzi alle attività di istruzione e didattica, garantendo loro l’accesso a esperienze educative significative.