Con l’approvazione del decreto-legge n. 45/2025 da parte della Commissione Istruzione del Senato, arriva una nuova misura fiscale destinata a incentivare le imprese che investono nell’innovazione: un credito d’imposta da 10.000 euro per ogni ricercatore assunto a tempo indeterminato.
La misura, contenuta nella legge PNRR Scuola, punta a rendere più efficiente il reclutamento di personale altamente qualificato, superando il precedente sgravio contributivo da 7.500 euro (poco utilizzato e giudicato inefficace).
A chi spetta il nuovo bonus assunzioni?
Il nuovo credito d’imposta è valido per le assunzioni effettuate tra il 1° luglio 2025 e il 31 dicembre 2026 e riguarda:
- Dottori di ricerca;
- Ex titolari di contratti di ricerca universitari (art. 22 e 24, legge 240/2010).
Il bonus si applica alle imprese che assumono con contratto a tempo indeterminato, senza limiti di settore o dimensione aziendale.
Come funziona?
- Il contributo è riconosciuto sotto forma di credito d’imposta fino a un massimo di 10.000 euro per ogni unità assunta.
- Potrà essere utilizzato in compensazione F24, senza limiti annuali o generali.
- Non concorre alla formazione del reddito, né incide sull’IRAP.
- Non richiede decreti attuativi per essere operativo: entrerà in vigore direttamente dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, attesa entro il 6 giugno 2025.
Fondi disponibili bonus imprese 2025
La dotazione complessiva prevista è di 150 milioni di euro, nell’ambito dell’investimento 3.3 del PNRR (Missione 4, Componente 2).
Novità anche per la carriera universitaria
Accanto all’incentivo per le imprese, il DL 45/2025 introduce modifiche importanti anche sul fronte universitario.
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Grazie a un emendamento approvato in Senato, vengono create nuove tipologie contrattuali per il pre-ruolo accademico:
- Contratti di ricerca e post-doc annuali, rinnovabili fino a tre anni.
- Riservati a ex dottorandi e specializzandi.
- Utilizzabili per attività di ricerca, didattica e “terza missione” (trasferimento tecnologico e impatto sul territorio).
Un passaggio decisivo riguarda l’ammissibilità di questi contratti ai bandi europei, come quelli del programma MSCA. In questo modo, l’Italia rientra nei parametri della Carta europea dei ricercatori, garantendo ai giovani studiosi la possibilità di partecipare ai progetti internazionali e costruire carriere competitive anche fuori dall’accademia.
In sintesi
- Dal 1° luglio 2025 le imprese potranno ottenere 10.000 euro di credito d’imposta per ogni ricercatore assunto.
- L’obiettivo è creare un ponte tra università e imprese, favorendo l’innovazione.
- Previsti anche nuovi strumenti contrattuali per la ricerca universitaria.
- Il bonus è automatico, semplice da applicare e con impatto fiscale diretto.