Chi non ha ancora ricevuto il bonus insegnanti 2023 nel mese di maggio può stare tranquillo perché ci sono stati semplicemente dei ritardi. Questo bonus lo conosciamo già da tempo, era infatti stato approvato dalla Legge di Bilancio 2023 a favore dei dipendenti pubblici. Gli insegnanti che non hanno ricevuto ancora nessun pagamento, potranno beneficiare anche di tutti gli arretrati.
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A chi spetta il bonus insegnanti 2023
Come suggerisce il nome, il “bonus insegnanti 2023” spetta a tutti gli insegnanti di ruolo, sia quelli con un contratto a tempo indeterminato, sia quelli con un contratto a tempo determinato (con scadenza dal 30 giugno o al 31 agosto). La busta paga di maggio è già stata ricevuta, però manca la somma riferita al bonus 200 euro insegnanti.
Inizialmente era stato previsto che il bonus fosse distribuito su tredici mensilità a iniziare da gennaio 2023, terminando a dicembre 2023. A quanto pare ci sono state delle problematiche e nemmeno questo mese è stato versato il bonus, ma questo non vuol dire che non verrà dato a chi di diritto. Le problematiche probabilmente risiedono nell’interpretazione tecnica e giuridica, anche se non ci sono prove certe. Sembrerebbe che la Ragioneria dello Stato non abbia ancora stabilito una modalità chiara per il versamento dell’accredito in busta paga: una tantum da comprendere con la retribuzione fissa oppure con un pagamento autorizzato.
Bonus insegnanti aggiornamenti
Quali sono le ultime notizie sui bonus docenti del 2023? Sappiamo che, nonostante i ritardi preoccupino gli insegnanti, i bonus verranno accreditati tenendo conto che degli arretrati, quindi non bisogna assolutamente allarmarsi per questo. Le date precise in cui partirà il pagamento ad oggi non sono ancora state stabilite, però conosciamo tutti i requisiti che devono avere gli insegnanti per ricevere il bonus, dato che non tutti otterranno lo stesso compenso. I fattori che fanno la differenza sono sostanzialmente due: l’anzianità lavorativa (chi lavora come insegnante da più tempo, riceverà una somma maggiore) e il grado e l’ordine di istruzione (dato che non tutti gli insegnanti sono allo stesso livello).
Per fare un esempio pratico, chi lavora come insegnante da 40 anni nella scuola secondaria di II grado ha sviluppato una certa anzianità e quindi può raggiungere un aumento di 44,38 euro al mese grazie al bonus insegnanti 2023. Chi invece ha maturato comunque 40 anni di lavoro ma nelle scuole dell’infanzia o primaria, riceverà un aumento di 38,17 euro, un po’ meno. Questo bonus è indirizzato solo agli insegnanti, ma possiamo informarci su tutti i bonus di giugno 2023 in partenza, dai trasporti all’asilo nido.
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