Bonus libri scolastici: ripartono le domande per richiedere l’agevolazione per libri scolastici sotto forma di voucher da spendere nelle cartolibrerie, oppure come rimborso parziale per le spese sostenute per i testi necessari ai figli per studiare. A chi spetta il bonus, come presentare la domanda e quali sono le Regioni che hanno già attivato i bandi?
Chi ha diritto al bonus libri scolastici
Possono richiedere il bonus libri scolastici i cittadini con figli iscritti alle scuole:
- secondarie di primo e secondo grado (scuole Medie e Superiori) di tipo:
- statali;
- paritarie, cioè scuole gestite da enti di formazione:
- privati;
- locali;
- non paritarie, ma iscritte all’Albo della Regione di appartenenza.
- scuole di formazione con percorsi professionalizzanti (come estetista, parrucchiere, ecc.):
- triennali;
- quadriennali;
- duali con percorsi di scuola lavoro.
Ogni Regione pubblica un bando per il bonus libri scolastici che consente di presentare la domanda e di accedere all’agevolazione a chi ne ha diritto. La Regione di competenza è quella dove il cittadino ha la residenza.
Purtroppo non tutte le Regioni hanno attivato i bandi. Ecco quali sono quelle dove è possibile già da ora procedere con la domanda per richiedere l’incentivo per la scuola.
Le Regioni che hanno attivato il bonus libri scolastici
Le Regioni che hanno già attivato i bandi sono:
- Lazio: i residenti nella Regione Lazio devono presentare la domanda al Comune di residenza come da disposizioni del bando regionale, dove si trova anche il modello per la richiesta. I requisiti sono:
- ISEE inferiore a 15.493,71 euro nel nucleo familiare;
- figli iscritti alla scuola Media o Superiore, cioè scuola secondaria di I° e II° grado.
- Lombardia: la Regione pubblica il bando Dote Scuola. I termini per la presentazione delle domande per il materiale didattico sono scaduti lo scorso 16 maggio, mentre il bando per il bonus libri scolastici partirà ad autunno 2024 con un incentivo tra i 150 e i 500 euro. Le domande si potranno presentare dalla piattaforma Bandi e Servizi, accedendo con SPID, CNS o CIE. Il bando consente di accedere al bonus libri con:
- un ISEE inferiore a 15.748,78 euro;
- l’età dello studente tra i 3 e i 21 anni;
- lo studente deve frequentare una scuola di I o II grado:
- statale;
- paritaria;
- da istituzioni formative accreditate.
- Piemonte: il termine per la presentazione delle domande è scaduto lo scorso 28 giugno, come si può verificare dalla pagina dedicata del sito della Regione, utile per verificare le graduatorie;
- Puglia: l’importo del bonus libri scolastici in Puglia dipende dalla disponibilità del Comune di residenza. Le domande si possono presentare entro il 31 luglio 2024, ma ci sarà una seconda finestra tra il 5 e il 16 settembre. Il modello per la domanda da presentare agli sportelli comunali è disponibile sul sito ufficiale del Comune di residenza. I cittadini pugliesi possono presentare la domanda con un ISEE di:
- 11 mila euro per le famiglie con uno o due figli;
- 14 mila euro per le famiglie con più di 3 figli.
- Sicilia: i siciliani devono verificare la presenza del bando per il contributo per i libri di scuola sul sito del Comune di residenza, dove si troveranno il bando e il modello della domanda da presentare con tutte le modalità. I cittadini con figli alle scuole elementari possono contare sul sistema delle cedole per l’accesso gratuito ai libri di testo. Le scuole si occupano della procedura con il Portale cedole librarie.
I cittadini residenti nelle altre Regioni che hanno diritto al bonus libri scolastici devono attendere l’uscita dei bandi, che arriverà prossimamente.
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Quanto deve essere l’Isee per il rimborso libri
L’importo dell’ISEE dipende dai singoli bandi regionali, ma la soglia vista nei bandi finora è tra gli 11 mila e i 16 mila euro, con differenze in base al numero di figli all’interno del nucleo familiare.
Come fare la domanda del bonus libri scolastici
Le modalità di presentazione delle domande cambiano in base alla Regione di residenza. In Lombardia è presente un sistema telematico, mentre per la gran parte delle Regioni è necessario rivolgersi agli sportelli del Comune di residenza.