Le mamme lavoratrici con più figli e con contratto dipendente a tempo indeterminato intermittente accedono al Bonus INPS con decontribuzione al 100% . Ora, iI bonus mamme lavoratrici già previsto, infatti, è stato esteso anche ai contratti intermittenti, che possono quindi fruire della decontribuzione totale a loro carico con l’obiettivo di contrastare il fenomeno dell’abbandono del mondo del lavoro da parte delle donne con figli.
Bonus mamme lavoratrici intermittenti: le precisazioni del Ministero del lavoro
Il Ministero del lavoro ha precisato che il bonus in questione è stato quindi esteso anche ai contratti intermittenti, che ora possono quindi fruire della decontribuzione totale a loro carico.
Il chiaro obiettivo è quello di contrastare il fenomeno dell’abbandono del mondo del lavoro da parte delle donne con figli.
La precisazione del Ministero del Lavoro è avvenuta con la risposta all’interpello n. 2/2025, in cui è stato però ancora una volta ribadito che sono escluse dall’esonero contributivo solo le lavoratrici madri occupate con contratto di lavoro domestico.
Bonus mamme lavoratrici 2025
Come sottolinea il Ministero, in risposta a un quesito presentato dall’ANPIT (Associazione Nazionale per Industria e Terziario), la normativa non presenta alcuna espressa esclusione del lavoro intermittente, pertanto il beneficio contributivo può essere riconosciuto anche alle lavoratrici madri con un contratto di lavoro intermittente a tempo indeterminato.
L’esigenza di sostenere il reddito delle lavoratrici madri, inoltre, risulta ancora più evidente in caso di contratto flessibili che espongono a maggiore fragilità.
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Il Ministero, infine, ricorda quanto precisato dalla circolare operativa dell’INPS n. 27/2024, vale a dire che l’esonero contributivo è rivolto alle lavoratrici madri dipendenti, sia del settore pubblico che privato.
Come richiedere il bonus mamme lavoratrici intermittenti?
Per richiedere l’esonero contributivo destinato alle lavoratrici madri con contratto di lavoro intermittente a tempo indeterminato, è necessario seguire questi passaggi:
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dare comunicazione al datore di lavoro: la lavoratrice deve informare il proprio datore di lavoro della volontà di usufruire dell’esonero contributivo. Nella comunicazione, è fondamentale indicare il numero dei figli e fornire i relativi codici fiscali.
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applicare l’esonero: dopo aver ricevuto la comunicazione, il datore di lavoro applicherà l’esonero sulla quota dei contributi previdenziali a carico della lavoratrice, fino a un massimo di 3.000 euro annui, riparametrati su base mensile.