Bonus Nido 2026, come cambia la misura: estensione dei requisiti e niente più rinnovi annuali

Redazione

8 Settembre 2025

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Ottime notizie per il Bonus Nido. Un emendamento al Decreto Economia, infatti, ha eliminato l’obbligo di ripresentare annualmente la domanda per il sussidio. E nuove indicazioni INPS hanno specificato come cambieranno i requisiti per il bonus dal 2026. Ecco come funzionerà adesso, e tutti i dettagli da conoscere sul nuovo Bonus Nido.

Bonus Nido 2025, come cambia la procedura

Il Parlamento ha finalmente approvato un intervento che riguarda da vicino il Bonus Nido, e semplificherà notevolmente la vita di migliaia di famiglie italiane. In sostanza, grazie a un emendamento proposto dalla senatrice Maria Nocco per il Decreto Economia, non sarà più richiesto il rinnovo annuale della domanda per accedere al contributo. Basterà quindi effettuare una sola domanda, che sarà valida automaticamente fino al terzo anno di vita del bambino.

Resta in ogni caso l’obbligo, per ogni anno, di inviare la documentazione richiesta che attesti la frequenza all’asilo e la sussistenza dei requisiti previsti.  

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Come fare domanda per il Bonus Nido 2025

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Per fare domanda per il Bonus Nido 2025, basta accedere la sito ufficiale INPS usando le proprie credenziali SPID, CIE o CNS. Una volta entrati nella sezione dei bonus, sarà poi necessario compilare il modulo online con:

  • Dati anagrafici del minore
  • Indicazione della struttura frequentata
  • Importo delle rette.

Si potrà allegare la documentazione richiesta (tra cui ISEE aggiornato, ricevute di pagamento, attestazioni di frequenza) in formato PDF. E la domanda potrà essere presentata anche tramite patronato. Dopodiché, sarà l’INPS, una volta ricevuta la richiesta, a procedere alla verifica dei dati e al riconoscimento del beneficio, con il successivo accredito mensile previsto. In merito a questo punto, l’INPS ha specificato quanto segue:

“Per il contributo asilo nido sarà necessario allegare la documentazione di pagamento di almeno una retta; per gli asili pubblici con pagamento posticipato, sarà sufficiente l’iscrizione o l’inserimento in graduatoria. Mentre, per il contributo a sostegno presso l’abitazione, sarà richiesta un’attestazione del pediatra che certifichi l’impossibilità alla frequenza per gravi patologie croniche”.


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Gli importi e i limiti del Bonus Nido

Gli importi del Bonus Nido sono calcolati sulla base dell’ISEE familiare, con contributi che vanno da un massimo di 3.000 euro all’anno, per le fasce più basse, fino a un minimo di 1.500 euro per quelle superiori. Il versamento delle somme viene erogato ogni mese, previa presentazione della ricevuta di pagamento della retta mensile.

I requisiti per ricevere il Bonus

Va infine ricordato che il Bonus Nido è limitato ai bambini sotto i 3 anni di età che siano stati iscritti a strutture autorizzate. È inoltre necessario che il bambino sia residente in Italia, e la domanda per il sussidio deve essere presentata da uno dei genitori che sostiene il pagamento delle rette (che sia ovviamente in possesso di un ISEE valido).

L’estensione dei requisiti per le strutture

Con la circolare n. 123 del 5 settembre 2025, l’INPS ha inoltre specificato che a decorrere dal 1° gennaio 2026 il bonus asilo nido non riguarderà più soltanto la frequenza di asili nido pubblici e privati. Ma verrà esteso anche a:

  • Nidi e micronidi, che accolgono bambini i 3 e i 36 mesi di età
  • Sezioni primavera, che accolgono bambini tra 24 e 36 mesi di età
  • Servizi integrativi abilitati, come spazi gioco e servizi educativi in ambito domiciliare, nel rispetto delle leggi regionali. 

Resteranno invece escluse dal bonus le spese relative ai centri per bambini e famiglie, e ai servizi non riconducibili all’educazione per la prima infanzia (come servizi ricreativi, pre-scuola o post-scuola).