Che fine ha fatto il bonus psicologo? C’è ancora, e ci sono delle novità! Dal bonus per gli alluvionati in Emilia al bonus studenti universitari, scopriamo insieme il bonus pensato per la salute mentale.
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Bonus psicologo: un aiuto per gli alluvionati
Oltre al bonus psicologo base di cui si è largamente parlato in passato, c’è anche il bonus per gli alluvionati, che ha appena subìto una proroga.
Sabato scorso, infatti, in Emilia è stato prorogato il termine già scaduto, per gli psicoterapeuti che operano nelle zone alluvionate dell’Emilia-Romagna. Tuttavia, l’agevolazione si appresta a diventare un bonus strutturale: sono disponibili ancora 5 milioni di euro residui, ma presto, diventando il bonus strutturale, esso sarà permanente e non ci sarà bisogno di proroga.
Bonus psicologo studenti universitari: come funziona?
Oltre al bonus psicologo classico e a quello per alluvionati, abbiamo un terzo bonus, quello riservato agli studenti universitari.
L’agevolazione ha l’obiettivo di creare dei fondi ed erogare i benefici per:
- le singole università;
- le Afam (Alta formazione artistica, musicale e coreutica),
- le 145 istituzioni italiane come Accademie di belle arti o conservatori riconosciuti dal Miur.
Saranno gli atenei a scegliere di poter aderire al bando, a partire dalle 12 del 26 settembre 2023 e fino alle ore 12 del 27 ottobre 2023, al fine di ottenere i finanziamenti.
Agli studenti frequentanti le suddette università, sarà quindi data la possibilità di fruire del supporto psicologico circa due mesi dopo la fine dei bandi, (il tempo burocratico necessario per organizzare le strutture e contattare gli psicologi che ivi presteranno servizio).
Benessere mentale: un po’ di numeri
E’ ormai un fatto assodato che la pandemia ha esacerbato i disturbi mentali e creato disturbi d’ansia anche in chi non ne aveva mai sofferto prima.
Recenti studi di settore hanno snocciolato numeri da capogiro, soprattutto relativi alle età dei pazienti affetti da disturbi psicologici: anche bambini in età pediatrica, sotto i 10 anni, sono attualmente in cura da psicologi, psicoterapeuti e psichiatri, per disturbi relativi al comportamento, all’ansia e all’autolesionismo.
Il Gaslini ha parlato, addirittura, di un numero di ricoveri psichiatrici nella fascia infantile ed adolescenziale quadruplicato: “drammatico incremento, fino a quasi quattro volte rispetto al periodo pre-Covid, del numero di ricoveri per disturbi psichiatrici acuti, passati dai 72 casi del 2019 ai 270 del 2022″
Il rapporto annuale dell’Inps riflette in maniera chiara e limpida il disagio dilagante: le domande complessive sono state 395 mila lo scorso anno, segno inequivocabile che questi ultimi 3 anni ci hanno resi più fragili che mai.
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