Bonus, il governo Meloni lavora ancora per definire il piano strutturale di bilancio e mentre il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti punta ad una detrazione fiscali per le famiglie con figli, dal costo stimato tra i 5 e i 6 miliardi di euro, si valuta un piano per i nuovi bonus.
Bonus, il governo al lavoro sugli sconti fiscali
Secondo i dati del ministero dell’Economia, sono attivi 626 sconti fiscali, che attualmente costano allo Stato circa 82 miliardi di euro all’anno. Di questi, 60 miliardi sono destinati a una ventina di misure principali, come edilizia e sanità. Gli altri 20 miliardi coprono 606 detrazioni fiscali “minori”.
La Manovra 2025 richiederà almeno 25 miliardi di euro, secondo le stime dell’Ufficio parlamentare di bilancio e del governo. Di questi, 10,8 miliardi saranno destinati al rinnovo del taglio del cuneo fiscale. Tuttavia, l’esecutivo ha già individuato solo 6,5 miliardi, provenienti da varie fonti, come il fondo per la delega fiscale e risparmi interni, creando la necessità di trovare ulteriori risorse.
Bonus per l’edilizia
L’edilizia è il settore con maggiori sconti fiscali, per un totale di 20 miliardi di euro all’anno. Seguono l’esenzione dell’Irap (17 miliardi) e altri sgravi per l’Imu prima casa e gli investimenti delle imprese (circa 5 miliardi). Il sistema sanitario nazionale riceve quasi 4 miliardi di finanziamenti grazie agli sconti fiscali.
Quanto costano i bonus allo Stato?
Oltre ai principali incentivi, esistono centinaia di contributi e bonus minori, il cui peso suo conti statali non è indifferente: i bonus costano complessivamente 20 miliardi di euro l’anno allo Stato. Tra questi, uno dei principali è l’esenzione dall’imposta di bollo per gli atti relativi alla ricostruzione delle zone terremotate dell’Irpinia del 1962, che nel 2023 ha avuto un costo di 500mila euro. Allo stesso modo, nel 2023 lo Stato ha speso circa mezzo milione di euro per incentivi fiscali destinati ai pensionati stranieri che si stabiliscono nel Mezzogiorno.
Le riforme previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) dovrebbero essere volte principalmente a ridurre i sussidi fiscali dannosi per l’ambiente. Il ministero dell’Ambiente prevede che questi passeranno da 22,4 miliardi di euro nel 2023 a 20,4 miliardi nel 2026, fino a raggiungere 16,9 miliardi nel 2030.
Scarica la nostra app e risparmia con i bonus attivi in Italia:
Sconti sul diesel
Nel 2022, gli sconti fiscali sul diesel sono costati allo Stato circa 3,4 miliardi di euro, riducendo il prezzo di 11 centesimi al litro. Se questi incentivi fossero eliminati, il costo del carburante aumenterebbe di circa 5 euro per pieno.
Sussidi per gli agricoltori: quanto costano?
Nel settore agricolo, i sussidi fiscali destinati all’acquisto di carburante per le macchine agricole ammontano a 1,2 miliardi di euro all’anno, secondo il Mase.