Per le spese del 2024 è possibile approfittare del bonus rubinetti, un’agevolazione che ha come scopo quello di migliorare le acque. Gli incentivi arrivano fino a 5.000 euro.
Ma chi può richiedere il bonus rubinetti? Come fare per avere il buono rubinetto? Vediamo come funziona e come richiedere il bonus rubinetti, che probabilmente già conoscete con un altro nome.
Cos’è e come funziona il bonus rubinetti
Che tu risieda a Milano o Napoli, in una città grande o piccola, o in un comune di provincia, il bonus rubinetti è inclusivo e arriva alle abitazioni di tutti i cittadini. Questo bonus per l’acqua potabile, avviato nel 2021, offre un credito d’imposta per i costi legati all’acquisto e all’installazione di sistemi di miglioramento dell’acqua come il filtraggio, la mineralizzazione e il raffreddamento o l’aggiunta di anidride carbonica alimentare. Questi sistemi devono migliorare la qualità dell’acqua fornita dall’acquedotto consumata dalle persone.
L’accesso è aperto a coloro che esercitano attività commerciali, artistiche, professionali o non commerciali, compreso il terzo settore e gli enti religiosi riconosciuti (l’importante è che NON siano in possesso di Partita IVA).
Il bonus rubinetti è valido entro i seguenti limiti massimi di spesa:
- € 1.000 per ogni immobile di persone fisiche;
- € 5.000 per ogni immobile dedicato a imprese, arti, professioni ed enti non commerciali.
L’esatto ammontare del bonus rubinetti viene determinato annualmente dall’Agenzia delle Entrate, in funzione delle comunicazioni di spesa e delle disponibilità economiche. Ad esempio, per quanto riguarda le spese del 2022, il bonus per ciascun avente diritto è pari al 17,9005% delle spese sostenute (Agenzia delle Entrate, Provvedimento del 3 aprile 2023).
Scarica la nostra app e risparmia con i bonus attivi in Italia:
Bonus rubinetti come richiederlo
Per beneficiare del bonus rubinetti bisogna fare uno sforzo attivo: non viene concesso automaticamente. Per assicurarsi il credito, le persone devono presentare tutte le spese degli anni ritenuti validi per il rimborso.
La domanda deve pervenire all’Agenzia delle Entrate tra il 1° febbraio e il 28 febbraio dell’anno successivo a quello in cui si è verificata la spesa. Ad esempio, per le spese del 2024, la presentazione dovrebbe avvenire dal 1 febbraio 2025 al 28 febbraio 2025, quindi c’è ancora molto tempo a disposizione. L’Agenzia delle Entrate confronta quindi le comunicazioni ricevute rispetto alle risorse disponibili per determinare la percentuale di credito applicabile e le passività fiscali.
I pagamenti devono essere tracciabili, non sono consentite le transazioni in contanti.
Una volta ottenuto il bonus, questo viene utilizzato in compensazione tramite F24 (cod. 6975). Come abbiamo anticipato prima, solo i soggetti non titolari di partita IVA possono applicarlo all’interno della dichiarazione dei redditi relativa all’anno di spesa e periodi successivi.
Insomma, il bonus rubinetti è un buon incentivo per i cittadini e la domanda presenta una scadenza abbastanza lunga, quindi è possibile prendersi tutto il tempo per entrare in possesso dei documenti richiesti. Il bonus riguarda il miglioramento della qualità dell’acqua erogata da acquedotto, il periodo per presentare le spese di quest’anno inizia il 1 febbraio 2025 e finisce il 28 febbraio 2025.
L’Agenzia delle Entrate valuta le segnalazioni ricevute e le risorse per definire le percentuali di credito. In ogni caso, l’utilizzo del bonus è limitato a 1.000 euro per immobile (per persone fisiche) o 5.000 euro per immobile adibito ad attività commerciali, istituzionali, arti, mestieri, professioni ed enti non commerciali.