Il bonus trasporti è stato prorogato, ma sono cambiati i requisiti per poterlo ottenere: la soglia ISEE scende infatti a 20mila euro (in passato fissato invece a 35mila euro).
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Bonus trasporti: quando verrà reso effettivo?
Per poter ottenere il bonus trasporti da 60 euro, tutto quello che dovremo fare sarà farne richiesta secondo le modalità indicate nel decreto (non ancora pubblicato).
Le modalità saranno con ogni probabilità le medesime usate già in precedenza, con il bonus dell’anno passato. Basterà dunque compilare la domanda con Spid o carta d’identità digitale.
Il bonus può anche essere richiesto per figli minori a carico.
Bonus trasporti: ecco a chi spetta e il tetto ISEE
Sul sito del governo, è specificato che il bonus in questione è una misura volta a sostenere il reddito e a contrastare la povertà.
Il governo Draghi aveva fissato il limite per richiedere il bonus a 35mila euro, ma, come abbiamo sopra menzionato, il tetto del reddito è stato abbassato a 20mila dal governo Meloni.
Il bonus (quando il decreto attuativo verrà reso noto e sarà possibile fare richiesta) deve essere usato entro un mese solare dalla sua emissione.
Si tratta di un bonus che alla scorsa tornata ha riscosso successo, e per il quale sono stati stanziati a fondo iniziale 79 milioni, cui poi sono state aggiunte ulteriori risorse per arrivare a 180 milioni.
Come abbiamo accennato sopra, per richiedere il bonus bastava accedere con le proprie credenziali Spid, e compilare il modulo coi propri dati anagrafici: codice fiscale, nome, cognome, indirizzo di residenza.
Si suppone che le modalità saranno le medesime dello scorso anno, seppure non vi è la certezza assoluta su quest’ultimo punto, dato che ancora il decreto attuativo, che è il solo a poter dissipare ogni dubbio, non è ancora operativo.
Bonus trasporti: il decreto attuativo è in ritardo
I decreti attuativi sono atti fondamentali, perché senza essi non sarà possibile accedere al contributo di 60 euro per l’acquisto degli abbonamenti.
Per ottenere dunque il bonus, si dovrà ora attendere per un tempo indefinito, poiché spesso, nonostante le scadenze fissate, le misure d’attuazione definitiva finiscono per avere tempi lunghi, sforando di fatto i tempi indicati nella norma.
Il bonus trasporti è in ritardo perché non autoapplicativo. Gli indicatori sui ritardi
In molti si stanno domandando come mai il decreto non è ancora stato emanato.
Ebbene, trattasi di una misura non autoapplicativa, ovvero di una misura che necessita di un ulteriore passaggio burocratico prima di poter diventare concreta.
Tali passaggi burocratici, come per ogni aspetto della burocrazia del nostro Bel Paese, spesso sanno essere davvero molto lunghi, ed è per questo che le scadenze finiscono per non essere rispettate generando ritardi.
A dimostrare le lungaggini, sono anche gli indicatori sul grado di attuazione dei provvedimenti attuativi relativi al 2022, pubblicati recentemente dall’Ufficio del Programma di Governo.
In buona sostanza, secondo gli indicatori, nessuno dei ministeri è riuscito a raggiungere la sufficienza circa la capacità di tenere fede ai “termini di scadenza dei provvedimenti adottati”.
Nessun ministero ha infatti raggiunto un punteggio pari (o superiore) al 60%.
Restiamo dunque in attesa di ulteriori riscontri, e ci ripromettiamo di aggiornarvi non appena avremo notizie più concrete.