
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il provvedimento che introduce modifiche al regolamento sull’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE), utilizzato per determinare l’accesso a diverse prestazioni sociali agevolate. L’entrata in vigore del nuovo regolamento è fissata per il 5 marzo 2025.
La modifica riguarda, insieme a molte altre, l’esclusione dal calcolo ISEE di Buoni del Tesoro Poliennali (BTP) e strumenti di risparmio postale garantiti dallo Stato (buoni postali e libretti di risparmio), fino a un massimo di 50.000 euro. Vediamo insieme le principali novità
Le novità 2025 sull’ISEE
Molte le novità importanti sull’ISEE: vengono esclusi dal calcolo dell’ISEE anche i redditi connessi a condizioni di disabilità, e si introduce una detrazione minima di 7.000 euro per le famiglie che risiedono in abitazioni in locazione.
Affinché le novità siano effettivamente recepite negli ISEE delle famiglie, sarà però necessario attendere le indicazioni operative e il nuovo modello di DSU da parte dell’INPS. Vediamo le principali novità introdotte.
Calcolo del reddito
Le principali novità riguardano:
- esclusione dal calcolo dei trattamenti percepiti in ragione della condizione di disabilità;
- introduzione di una detrazione fino a 7.000 euro annui per i nuclei familiari in locazione, con un incremento di 500 euro per ogni figlio successivo al secondo;
- nuove disposizioni sulle variazioni della situazione familiare;
- novità sulle variazioni della posizione lavorativa;
- esclusione di buoni postali e BTP dal calcolo ISEE.
Concentriamoci ora sull’oggetto principale di nostro interesse, ovvero le novità riguardo Buoni postali e BTP.
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Buoni postali e BTP fuori dall’ISEE
I Buoni del Tesoro Poliennali (BTP) e gli strumenti di risparmio postale come buoni fruttiferi postali e libretti di risparmio sono strumenti finanziari che rientrano nelle forme di investimento e risparmio garantite dallo Stato.
I BTP sono invece titoli di Stato a medio-lungo termine emessi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per finanziare il debito pubblico italiano. Le loro principali caratteristiche sono:
- durata variabile: possono avere scadenze da 3 a 50 anni;
- cedole fisse: pagano interessi periodici semestrali stabiliti al momento dell’emissione;
- rendimento certo: garantiscono un flusso di reddito costante nel tempo;
- liquidità: possono essere negoziati sul mercato secondario, il che li rende strumenti facilmente rivendibili prima della scadenza;
- strumenti di risparmio postale
Gli strumenti di risparmio postale garantiti dallo Stato includono buoni fruttiferi postali e libretti di risparmio postale, emessi da Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e collocati da Poste Italiane.
Buoni fruttiferi postali
I buoni fruttiferi postali hanno un rendimento garantito: gli interessi maturano nel tempo e sono esenti da imposta di bollo fino a una certa soglia.
Essi hanno caratteristiche di:
- rendita: possono arrivare fino a 20 anni con rendimenti crescenti nel tempo;
- sicurezza: il capitale investito è sempre garantito dallo Stato;
- flessibilità: possono essere rimborsati in qualsiasi momento, anche prima della scadenza, senza perdita del capitale.
Libretti di risparmio postale
Infine, i libretti di risparmio postale si rivelano particolarmente vantaggiosi per:
- zero costi di apertura e gestione: non prevedono spese di tenuta conto;
- sicurezza totale: il denaro depositato è garantito dallo Stato;
- disponibilità immediata: è possibile prelevare i fondi senza vincoli particolari;
- interessi minimi: i rendimenti sono generalmente più bassi rispetto ad altri strumenti di investimento.
Il nuovo regolamento prevede l’esclusione dal calcolo dell’ISEE di BTP, buoni fruttiferi postali e libretti di risparmio fino a un massimo di 50.000 euro. Questa modifica favorisce le famiglie che utilizzano questi strumenti di risparmio, abbassando il valore del loro ISEE e permettendo un accesso più agevolato a prestazioni sociali e agevolazioni fiscali.