Carta dedicata a te e RdC. E’ già caos per la nuova Carta dedicata a te: la card, che aveva il preciso scopo sociale di aiutare le famiglie meno abbienti, e che per questo era sottoposta a dei parametri ben precisi, è giù stata “agguantata” dai non aventi diritto, e la Governo è caos.
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Guarda qui il video e scopri l’approfondimento: cosa è successo?
Carta dedicata a te e RdC: l’allarme di Federcontribuenti
Gli esclusi erano stati chiaramente elencati nel provvedimento, si trattava, nello specifico, di:
- single e le coppie senza figli.
- titolari di reddito di cittadinanza, reddito di inclusione,
- percettori di Naspi
- chi percepisce l’indennità sociale di disoccupazione per i collaboratori Dis-Coll,
- titolari di indennità di mobilità, fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito e cassa integrazione guadagni (Cig).
Ebbene, nonostante questo divieto di erogare la carta alle categorie sopra menzionate, Federcontribuenti sottolinea come in verità sia accaduto l’opposto: la carta è stata infatti percepita anche da coloro che non ne avevano diritto, secondo quello che pare essere stato un “errore”.
Ora, Federcontribuenti ammonisce coloro che ne sono in .possesso senza averne i requisiti: restituite la carta e non attivatela, se non ne avete diritto.
Carta dedicata a te e RdC: cosa succede se la attivo?
I percettori RdC che attiveranno la carta pur non avendone diritto, fa sapere Federconsumatori, potrebbero ricevere una penalizzazione dall’Agenzia delle entrate. Meglio, dunque, se si è entrati in possesso della Carta, restituirla senza usufruirne.
Requisiti della Carta dedicata a te e gli importi
Ricapitoliamo velocemente i requisiti e gli importi della Carta Dedicata a te.
La Carta ha un importo di 382,50 euro, non è ricaricabile (si tratta di contributo una tantum) e va attivata entro settembre. Può essere usata solo ed esclusivamente per beni di prima necessità (trovi qui l’elenco completo) ad esclusione di farmaci, cibi in scatola, conserve e tutti gli altri generi alimentari non presenti nella lista di quelli consentiti.
Viene riservata alle famiglie con un ISEE sotto i 15mila euro, sulla base delle graduatorie stilate da INPS.
Perché così tanti beni sono esclusi dalla carta?
Niente carta igienica, niente tonno in scatola, ed altri beni come marmellate e farmaci. E’ lunga la lista degli alimenti non consentiti, e a chiarire il perché di questa scelta è stato il Ministro Lollobrigida.
“Ci sono quasi tutti i prodotti dell’alimentazione, figuriamoci se andiamo ad individuare che cosa nello specifico devono mangiare i nostri cittadini, però se possiamo attivare filiere che danno lavoro lo facciamo. Ho individuato quei prodotti, tra i generi alimentari, che avessero un consolidato impatto nelle produzioni di carattere interno. L’elenco richiama, per il 90%, a produzioni che derivano dal nostro territorio”.
Insomma, una scelta di carattere economico orientata a sostegno delle filiere, spiega Lollobrigida, che intende spingere di più sui settori alimentari di nostra produzione.
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