Diventare dipendente statale è certamente un processo complesso. Seppure sia un posto particolarmente ambito per la sua stabilità ed i vantaggi economici, intraprendere un percorso per diventare dipendente statale può essere una strada impervia e ricca di ostacoli.
Il settore pubblico è un settore estremamente competitivo, e lo scorrimento delle graduatorie a volte può arrivare a durare anche anni. Se comunque, nonostante ciò, si dovesse decidere di intraprendere questo percorso, ecco quali sono le fasi da seguire.
Diventare dipendente statale: le differenze con il settore pubblico
Innanzitutto, è necessaria una premessa: vi è una differenza tra dipendente pubblico e statale.
Il dipendente statale è spesso impiegato in ruoli amministrativi, giuridici, economici o tecnici nei diversi organi governativi centrali. Il dipendente pubblico, invece, opera a livello più “locale”, in diversi settori come quello sanitario, dell’istruzione, dei comuni, etc.
Ad ogni modo, per entrambe le cariche si accede tramite concorso, anche se, eccezionalmente, le singole Regioni o comuni talvolta possono bandire concorsi “per titoli”, ma sono un evento più unico che raro.
Concorso pubblico per diventare statale
Il concorso pubblico viene bandito dalle PA, e reso disponibile tramite un bando di concorso. Per accedere al concorso, sono generalmente richiesti:
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- cittadinanza italiana o di un Paese dell’Unione Europea;
- godimento dei diritti civili e politici;
- idoneità fisica all’impiego;
- titolo di studio adeguato alla posizione (diploma, laurea etc)
Oltre ai requisiti generali, sono talvolta richiesti anche requisiti specifici, come ad esempio particolari abilità o pregresse esperienze lavorative.
In merito ai titoli di studio, ad esempio, talvolta sono richieste lauree o diplomi in settori specifici, inerenti alla posizione per cui si concorre. Ma come si trovano i bandi dei concorsi pubblici?
Bandi di concorso per statali
Sono diversi i canali attraverso cui vengono pubblicati i bandi di concorso. Solitamente, le pubblicazioni avvengono tramite:
- gu (Gazzetta Ufficiale) alla sezione “Concorsi ed esami”;
- siti istituzionali: MIUR, Ministero della giustizia, ma anche singole università;
- portali dedicati;
Fasi del concorso per diventare statale
ll concorso è solitamente articolato in due (talvolta tre) fasi. La maggior parte dei concorsi, quando non prevedono anche una prova preselettiva, si articolano in una prova scritta ed una orale.
Prova scritta
La prova scritta può consistere in un test a risposta multipla o in un elaborato, che il candidato è chiamato e scrivere su argomenti specifici. Ad esempio, nel settore PA, non di rado il candidato è chiamato a svolgere un elaborato su contabilità pubblica, o norme sulla trasparenza.
Prova orale
Effettuata la prova scritta, i candidati che superino tale prova, sono chiamati alla prova orale, consistente in un colloquio davanti ad una commissione che valuta le competenze tecniche, la preparazione, e talvolta anche le abilità in lingua inglese.
Superate le prove, vengono stilate delle graduatorie per punteggio. Ovviamente, più alto è il punteggio, più si salirà in graduatoria e maggiori sono le possibilità di rientrare tra i vincitori.
Graduatorie e categorie protette
Le graduatorie vengono stilate sulla base del punteggio. A parità di punteggio, i criteri di precedenza possono essere i più disparati, sulla base del concorso per cui si partecipa.
A puro titolo esemplificativo, a parità di punteggio può avere la precedenza:
- il candidato più giovane;
- il candidato più anziano;
- chi ha più titoli (ad esempio master, attestati etc);
- chi ha esperienze pregresse nel settore;
- chi ha figli a carico;
- etc.
In alcuni concorsi pubblici, sono previsti alcuni posti riservati a determinate categorie di persone, come:
- categorie protette: persone con disabilità possono accedere a riserve di posti dedicate.
- riserva per i militari: gli ex-militari o coloro che hanno svolto il servizio militare possono avere accesso a posti riservati in specifici concorsi.
- altre categorie specifiche: spesso i bandi prevedono anche riserve per giovani, per chi ha già lavorato come tirocinante o per determinate fasce di età.
Cosa succede dopo aver vinto un concorso pubblico?
I vincitori del concorso vengono inseriti nelle graduatorie. Chi, per svariati motivi, dovesse rinunciare, esce dalla graduatoria e lascia il posto (per scorrimento) agli altri candidati. Generalmente, ogni graduatoria ha una massima valenza di 3 anni.
I selezionati sono poi chiamati a firmare il contratto, che può essere determinato o indeterminato.
Tuttavia, è comune che i nuovi assunti debbano affrontare un periodo di prova. Durante questo periodo, che varia da pochi mesi a un anno, l’amministrazione valuta il rendimento del dipendente prima di confermare l’assunzione a tempo indeterminato o determinato.
Quali sono le figure di dipendenti pubblici?
I dipendenti statali si suddividono in categorie generali in base al settore e alle mansioni. Ecco un elenco delle principali categorie di dipendenti statali in Italia:
- Personale della Pubblica Amministrazione Centrale:
- Ministeri
- Agenzie statali (Agenzia delle Entrate, INPS, INAIL, ecc.)
- Organi costituzionali (Parlamento, Presidenza della Repubblica, Corte Costituzionale)
- Forze dell’Ordine e Sicurezza:
- Polizia di Stato
- Carabinieri
- Guardia di Finanza
- Polizia Penitenziaria
- Forze Armate:
- Esercito
- Marina Militare
- Aeronautica Militare
- Personale del Sistema Giudiziario(*):
- Magistrati
- Avvocati e procuratori dello Stato
- Personale amministrativo dei tribunali
- Personale del Settore Educativo:
- Insegnanti di scuole pubbliche (primarie, secondarie, superiori)
- Personale universitario (professori, ricercatori, personale amministrativo)
- Personale di Società Partecipate e Aziende Pubbliche:
- Dipendenti di società controllate o partecipate dallo Stato, come le aziende di trasporto pubblico locale
- Personale del Corpo Diplomatico:
- Ambasciatori
- Consoli
- Personale amministrativo delle ambasciate e consolati
- Personale del Corpo dei Vigili del Fuoco:
- Vigili del fuoco e personale amministrativo
(*) questi in realtà fanno parte, precisamente, del sistema Giudiziario quindi sono su un confine ibrido tra Stato e PA