Investire in borsa, come iniziare
Per investire in borsa bisogna sapere come muoversi, soprattutto se si è alle prime armi. Perchè grazie alle piattaforme di investimento, oggi è possibile beneficiare dei mercati finanziari senza dover disporre di grandi quantità di denaro. O senza avere particolari conoscenze in quest’ambito. Innanzitutto, quindi, occorre capire quali sono i vantaggi dell’investimento in borsa, se conviene farlo su piattaforme online oppure servendosi di altri metodi.
Investire online, i vantaggi
Le piattaforme di investimento online sono un grosso aiuto per i “principianti” della borsa. Questo perché:
- Hanno democratizzato l’accesso al mercato azionario, prima appannaggio di pochi tecnici del settore
- Rispetto all’opzione delle banche d’investimento o dei broker, gli investimenti online hanno commissioni molto basse, fino a 10 volte minori se confrontate con quelle degli istituti tradizionali
- Alcuni “neobroker” permettono di investire online anche a partire da solo 1 euro, quindi non servono grandi patrimoni di cui disporre
- Le app e piattaforme per investimenti online in borsa sono facili da usare e permettono di effettuare qualsiasi tipo di transazione, senza bisogno di recarsi in banca o altri istituti
- Investire online garantisce un controllo effettivo e costante su tutti gli investimenti in corso
Risparmiare e investire insieme, come fare
Compresi i vantaggi degli investimenti online, ecco quali sono i primi passi (concreti) da fare per muoversi in questo mondo. Per investire nel modo giusto, bisogna innanzitutto risparmiare una parte del proprio reddito. Di solito le persone investono tra il 5 % e il 15 % del denaro guadagnato ogni mese, per cui è ragionevole iniziare a investire in borsa partendo da un 5%, aumentando poi progressivamente in base alla propria tolleranza al rischio a capacità di risparmio.
Un modo concreto per iniziare a investire i risparmi è quello di creare un piano di accumulo in ETF (exchange-traded fund), ovvero strumenti finanziari che consentono di investire in modo diversificato (in una varietà di società e aree), mediante un’unica transazione. Alcuni ETF tracciano i principali indici azionari, come l’indice MSCI World, ma ci sono anche ETF che coprono differenti regioni e temi, o anche ETF obbligazionari, cioè che investono in strumenti con un flusso di reddito predeterminato nel tempo.
Investire in piccolo
Per chi inizia a investire in borsa, i piccoli investimenti sono la chiave. In questo senso è ideale un piano di accumulo (PAC), che permette di decidere quanto investire ogni mese e modificare le condizioni senza penalità (per esempio, cambiare l’importo investito oppure mettere in pausa il piano).
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Di base, il contributo regolare che si decide di investire è prelevato direttamente dal conto corrente, poi versato nel piano di accumulo. I piani di accumulo permettono di ridurre l’impatto dell’aumento generalizzato dei prezzi, o inflazione, sui risparmi. I PAC sono inoltre una valida alternativa (oppure un complemento) ai prodotti di pianificazione delle pensioni, come i classici piani pensionistici privati, spesso tuttavia meno flessibili. Inoltre, in certi casi i piani di accumulo consentono di acquistare quote intere, o anche frazioni di quote, a seconda della quantità di soldi che viene investita periodicamente.
Le regole-chiave per investire
Esistono due regole d’oro per investire con criterio, cioè evitando inutili rischi. Queste sono:
- La diversificazione
- La mentalità focalizzata sul lungo periodo
Oltre a ciò, è bene capire fin da subito se si vuole investire in maniera prudente, o invece più rischiosa. Esistono infatti profili di “propensione al rischio” facilmente consultabili, i cui canoni sono stabiliti dalla direttiva europea MiFID (Markets in Financial Instruments Directive). Lo scopo della direttiva, voluta dal Parlamento Europeo, è quello di tutelare gli investitori (e in particolare i principianti) da investimenti sproporzionati rispetto alle loro capacità finanziarie.
La direttiva MiFID divide infatti gli investitori in 5 profili distinti, dal più prudente (1) al più ardito (5). In questo modo nessun consulente di investimento potrà mai offrire un investimento rischioso a un cliente prudente, o viceversa.
La scelta tra trading e gestione finanziaria
Ultimo punto cruciale è quello della scelta tra investimenti online e gestione finanziaria. Come detto, le piattaforme online presentano parecchi vantaggi, per chi inizia. Ma affidarsi soltanto al proprio intuito, quando si inizia a investire in borsa, potrebbe risultare deleterio. Ecco perché è altrettanto valida la scelta di un gestore finanziario.
Rivolgersi a un servizio di gestione finanziaria è la modalità più sicura, oggettivamente, per vedere fruttare i propri risparmi e proteggere l’investimento di partenza. La gestione finanziaria fatta da professionisti presenta difatti 4 vantaggi molto chiari:
- Un consulente finanziario decide il tipo di investimento da fare in base alla situazione patrimoniale del cliente. Viene stabilita, insieme al cliente, quale parte percentuale del capitale totale investire. Percentuale da cui non si può sforare
- Un gestore professionista sa valutare e prevenire i rischi in maniera attenta, limitando al minimo eventuali perdite
- Un consulente può suggerire investimenti che possono dare profitto nell’immediato, ma anche creare un portafoglio composito, fatto di diversi prodotti che daranno frutti diversificati nel corso del tempo
- Prima di suggerire un investimento, un consulente sa valutare la totalità del patrimonio dell’investitore: non considera soltanto i capitali liquidi, ma anche case, proprietà, mutui, le entrate e spese fisse. Sulla base questo, individua un investimento su misura per il cliente
Infine, se si vuole iniziare a investire in borsa, è bene rivolgersi anche a un consulente assicurativo. La stipula di un’assicurazione permette infatti di tutelare il capitale di partenza investito e gli interessi che frutta.
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