Via libera dalla Camera per alcune modifiche in materia di Superbonus, che verranno presto approvate dal Senato, nei prossimi giorni. Come richiedere il Superbonus e quali sono tali cambiamenti? Dalle villette unifamiliari alla cessione dei crediti passando per lo sconto in fattura. Qui tutto quello che c’è da sapere sul Superbonus e sulle sue novità.
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Superbonus 110 unifamiliari: proroga fino al 30 settembre
Prorogata di sei mesi, dal 31 marzo al 30 settembre, l’estensione dei lavori sulle villette unifamiliari e indipendenti. Questo, però a una condizione: che entro il 30 settembre siano stati realizzati lavori per il 30% del totale. La decisione è stata presa per rimediare alle numerose criticità presentatesi in questi mesi, inerenti i ritardi ed i rallentamenti nella consegna dei materiali.
Superbonus proroga, novità: cessione delle spese
Un’altra importante novità, approvata con 172 voti favorevoli ha riguardato la cessione delle spese sostenute nel 2022, anche se, specifica Il Giornale, “sarà applicata una sanzione di 250 euro dal primo giorno di aprile in poi”. Infatti, in precedenza, con provvedimento del 17 febbraio 2023, era stata abolita la possibilità di cessione del credito e di sconto in fattura.
Ora, però, il governo sembra aver invece fatto un passo indietro sul primo aspetto, fermo restando che nulla è stato menzionato relativamente allo sconto in fattura.
Superbonus proroga: ultime notizie sulle detrazioni e le cessioni
Passano da quattro a dieci anni anche le detrazioni: questo significa che si avranno sei anni in più per recuperarle, andandole a distribuire su rate annuali.
Il regolamento però vale soltanto per le spese del 110% sostenute lo scorso anno. Spiegano inoltre gli esperti che: “chi indica la rata già nel 2023 perde la possibilità di spalmare la detrazione”.
Stessa cosa vale per i crediti a 10 anni, applicabile sia al Superbonus ma anche agli altri bonus, come il Sismabonus e il bonus Barriere architettoniche.
A proposito di crediti “incagliati” invece, le banche potranno usare i crediti d’imposta bloccati per acquistare Btp. La scadenza non può essere inferiore a dieci anni. Verrà creato un ente ad hoc (presumibilmente una piattaforma) composto da Istituti bancari, finanziari e società pubbliche, che smaltirà i crediti rivendendoli.
Quali sono gli interventi realizzabili con Superbonus?
Il DL Rilancio indica quali sono gli interventi detraibili con Superbonus 110%
- Isolamento termico: gli interventi devono riguardare oltre il 25% della superficie d’intonaco, e il tetto di spesa massimo è di 60.000 euro per unità immobiliare. Per le singole unità immobiliari condominiali, invece, con emendamento è stata fatta una distinzione tra i palazzi da due a otto unità con un tetto di 40.000 euro, mentre per le strutture uni o plurifamiliari con ingresso autonomo la soglia è fissata a 50.000 euro.
- Sostituzione di impianti di climatizzazione invernali nelle parti comuni dei condomini: in questo caso, l’efficienza dei nuovi impianti deve essere almeno di classe A. Tetto di spesa fissato a 30.000 euro;
- Sostituzione impianti di climatizzazione invernale con impianti a pompa di calore in abitazioni unifamiliari: in questo caso il tetto massimo fissato a 30.000 euro.
Superbonus: come richiederlo?
Il contribuente, fino allo scorso 17 febbraio 2023, aveva tre modi per richiedere il Superbonus: sconto in fattura, cessione del credito o tramite detrazione in sede di dichiarazione dei redditi.
Lo sconto in fattura veniva emesso direttamente da chi eseguiva lavori, ed era poi il fornitore a recuperare a sua volta lo sconto, sottoforma di credito di imposta. Questa modalità, almeno attualmente, non è più prevista.
Per il credito di imposta invece, le regole operano come segue: ipotizziamo di avere speso 25.000 euro per un qualsiasi lavoro di ristrutturazione riguardante ad esempio l’isolamento termico e 15.000 euro per gli infissi e impianti di riscaldamento. Otterremo una detrazione del 110%, pari a 44.000 euro. Se la cessione del credito è rivolta alle banche, sarà necessario aggiungere gli interessi, che sono variabili da Istituto a Istituto. In alternativa, la cessione del credito può essere rivolta anche a coloro che si occupano dei lavori.
Si tratta, come detto prima, di un passo indietro rispetto a quanto deciso in precedenza, quando il governo aveva di fatti annunciato uno stop alla cessione dei crediti e allo sconto in fattura per il Superbonus.
Quanto invece allo sfruttamento del Superbonus mediante detrazione, semplicemente le spese possono essere portate in detrazione in sede di dichiarazione dei redditi, indicando le spese sostenute nel 730. Oltre all’indicazione delle spese sostenute, vanno presentati alcuni documenti.
Superbonus: i documenti da presentare per ottenerlo
Il 730 deve essere presentato entro il 30 settembre, cui bisogna allegare una folta documentazione. A puro titolo esemplificativo, menzioniamo qui solo alcuni dei documenti da presentare, di cui troverete la lista completa nella guida ufficiale fornita dall’Agenzia delle Entrate.
Innanzitutto è necessario indicare:
- il Comune dove è situato l’immobile su cui sono stati effettuati i lavori
- l’indirizzo;
- il foglio;
- la particella ed il subalterno.
Poi, è necessario esibire i documenti attestanti il possesso della casa (che non necessariamente ne indicano la proprietà, ma semplicemente l’essere nella disponibilità dell’immobile), ovvero:
- la visura catastale;
- il preliminare di compravendita (se si tratta di un immobile non ancora di proprietà);
- il contratto di locazione/comodato (in caso di lavori eseguiti dal locatario o dal comodatario);
Bisogna poi allegare tutti i documenti che attestino la spesa, tra cui anche l’APE, la scheda descrittiva dei lavori, e la ricevuta di comunicazione ENEA. Inoltre, è necessario il visto di conformità.