Il Concorso PNRR 2, il cui bando è atteso tra ottobre e novembre 2024, è già oggetto di grande interesse tra gli aspiranti docenti. Come per il Concorso PNRR 1, l’obiettivo è coprire i fabbisogni delle scuole attraverso una selezione pubblica che segue regole ben definite. Come per ogni concorso, è importante conoscere al meglio tutte le procedure riguardanti non solo le prove concorsuali, ma l’intero iter che conduce alla tanto desiderata cattedra.
Concorso PNRR 2: regole su mobilità e riserve nei concorsi
Uno degli aspetti più rilevanti per chi ha partecipato al Concorso PNRR 1 è la questione della mobilità. Chi ha superato questo concorso, anche senza essere stato dichiarato vincitore, ha diritto a dodici punti nella mobilità. Questo punteggio è valido sia per lo stesso grado di insegnamento che per quelli superiori, permettendo una maggiore flessibilità nei trasferimenti.
In termini di riserve, il concorso rispetta le disposizioni di legge, applicabili anche al settore scolastico. Ad esempio, vi è una riserva del 15% per chi ha svolto il servizio civile universale, e una del 30% per i volontari in forme di servizio breve e prefissato, sebbene questa sia una casistica meno diffusa. Inoltre, anche nel Concorso PNRR 2, una riserva del 30% dei posti sarà riservata a chi ha maturato almeno tre anni di servizio.
Percorso abilitante post concorso
La vittoria del concorso PNRR 2 non comporta automaticamente l’abilitazione all’insegnamento. Dopo aver superato le prove, i candidati firmeranno un contratto a tempo determinato e dovranno seguire un percorso abilitante universitario. Questo percorso sarà di 36 CFU per chi è senza esperienza, mentre per coloro che hanno già maturato almeno tre anni di servizio sarà ridotto a 30 CFU.
Per chi ha partecipato o vinto concorsi precedenti ma ancora non ha l’abilitazione, esistono percorsi che permettono di accedere direttamente ai futuri percorsi abilitanti senza dover superare ulteriori selezioni. Questi percorsi abilitanti saranno a pagamento, come la maggior parte dei percorsi formativi universitari, e avranno un costo significativo.
Tempistiche e procedure del concorso PNRR 2
Le tempistiche del Concorso PNRR 2 seguiranno alcune regole generali valide per i concorsi pubblici. Ad esempio, devono trascorrere almeno 20 giorni dalla pubblicazione del calendario ufficiale prima dell’inizio delle prove. Tuttavia, la distanza tra le prove scritte e quelle orali dipenderà dall’organizzazione delle commissioni esaminatrici. Alcuni candidati potrebbero quindi sostenere l’orale in tempi più rapidi rispetto ad altri, come già accaduto nel Concorso PNRR 1.
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Nel caso in cui un candidato non abbia ancora sostenuto la prova orale del concorso, non sarà possibile autocertificare il superamento della selezione. Solo chi ha completato tutte le fasi del concorso, inclusa la prova orale, potrà dichiarare di aver superato l’intero processo. Inoltre, in caso di disponibilità ridotta di posti, si prevede che verranno ammessi all’orale tre candidati per ogni posto disponibile, come da regola generale.
Diritti e agevolazioni per i partecipanti
In termini di diritti e agevolazioni, uno dei punti chiave riguarda l’accesso alla carta del docente. Attualmente, questo beneficio è riservato solo ai docenti di ruolo. I vincitori del Concorso PNRR 1 che non siano ancora stati stabilizzati con un contratto a tempo indeterminato non possono accedervi, salvo lo stanziamento di nuovi fondi tramite la prossima manovra di bilancio.
Per chi possiede titoli di specializzazione conseguiti all’estero, le equipollenze possono richiedere tempo e non sempre vengono riconosciute automaticamente a causa di differenze nei percorsi formativi. Anche se il governo ha previsto alcuni percorsi in deroga per facilitare l’equiparazione, ciò non garantirà automaticamente il massimo punteggio attribuito ai titoli italiani.
Infine, la situazione per gli ITP (Insegnanti Tecnico Pratici) è ancora in attesa di chiarimenti ufficiali da parte del MIUR. Si attende una nuova tabella che definisca i requisiti di accesso al decimo ciclo del TFA, che potrebbe includere la partecipazione senza laurea triennale. Tuttavia, la questione dovrebbe essere chiarita entro la fine dell’anno.