Etrato in vigore il 1° novembre 2023 il decreto n. 143/2021 del Ministero del Lavoro, che rende obbligatoria la verifica della congruità della manodopera impiegata rispetto al valore complessivo dei lavori edili, è stato ora riformato con l’aggiunta di alcune specificazioni. L’obbligo era già previsto dall’Accordo collettivo del 10 settembre 2020, firmato dalle organizzazioni del settore.
Piattaforma EdilConnect e nuove FAQ
Per effettuare la verifica, la CNCE ha messo a disposizione la piattaforma EdilConnect, accessibile su congruitanazionale.it. Imprese e committenti possono registrarsi, inserire i dati del cantiere e ottenere l’attestazione. Sul sito sono disponibili anche una serie di FAQ aggiornate, utili a chiarire diversi casi particolari.
Nuove percentuali dal 9 maggio 2024
Le parti sociali hanno firmato un nuovo accordo per aggiornare le percentuali di incidenza della manodopera ritenute congrue. Alcune modifiche da segnalare:
- La percentuale del 6,00% prevista per la categoria SOA OS18-B (componenti per facciate continue) si applica anche alla fornitura in opera di pannelli isolanti per facciate.
- Per i lavori stradali in aree sottoposte a vincolo culturale, viene applicata la percentuale del 13,77% alle categorie OG2 e OG2-A.
Importante: questi aggiornamenti valgono anche per i lavori già in corso.
Chiarimenti pubblicati nel 2024 e 2025
Negli scorsi anni sono stati dati altri chiarimenti in merito e, nello specifico:
- 16 aprile 2024: è stato chiarito che alcune attività accessorie, pur in appalti non edili, possono rientrare nel perimetro dell’obbligo se previste nel CCNL Edilizia o nell’allegato X del D.Lgs. 81/2008. Tuttavia, se si tratta di interventi di modesta entità (es. tracce per linee elettriche non strutturali), possono essere eseguiti senza verifica di congruità, a certe condizioni.
- 29 aprile 2025: due nuove FAQ stabiliscono che:
- non è sufficiente un’autodichiarazione per giustificare la mancata congruità in casi particolari: serve documentazione specifica;
- il montaggio delle linee vita e il ruolo di moviere rientrano tra le attività edili, salvo che l’installazione delle linee vita sia eseguita direttamente dal produttore/progettista.
Cos’è il documento di congruità edilizia
Si tratta di una certificazione che attesta la presenza di una congrua incidenza della manodopera sul valore dell’opera. Vale sia per lavori pubblici che privati, e riguarda:
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- imprese in appalto o subappalto;
- lavoratori autonomi oltre una certa soglia di valore.
Il documento viene rilasciato dalla Cassa Edile o Edilcassa, e rappresenta una sorta di DURC specifico per la congruità.
Quando deve essere richiesto
- Nei lavori pubblici, la richiesta deve essere fatta dal committente o dall’impresa appaltatrice al momento dell’ultimo stato di avanzamento dei lavori, prima del saldo.
- Nei lavori privati, è necessaria prima dell’erogazione del saldo finale da parte del committente.
L’obbligo vale per i lavori edili con denuncia di inizio lavori trasmessa alla Cassa Edile/Edilcassa a partire dal 1° novembre 2021.
A chi si applica
L’obbligo riguarda tutte le attività che rientrano nel campo di applicazione del CCNL Edilizia, comprese quelle affini o funzionalmente connesse all’attività dell’impresa affidataria.
È sempre applicabile nei lavori pubblici. Per i lavori privati, si applica solo se il valore complessivo dell’opera è pari o superiore a 70.000 euro.
Fanno eccezione i lavori legati alla ricostruzione post-sisma del 2016, già regolati da ordinanze speciali.
Cosa succede se non si è in regola
Se l’impresa non rispetta la percentuale minima prevista, ma lo scostamento è entro il 5%, la Cassa Edile può comunque rilasciare l’attestazione, a condizione che il direttore dei lavori firmi una dichiarazione che giustifichi lo scostamento.
Se l’impresa non raggiunge la congruità e non fornisce documentazione idonea, viene iscritta nella BNI – Banca nazionale delle imprese irregolari, con conseguenze anche sull’accesso al DURC.
In caso di documento di congruità negativo, anche il DURC ordinario risulterà non regolare fino alla sistemazione della posizione.