Entro la fine di dicembre debutterà il Conto termico 3.0, una misura attesa che porta importanti novità nel panorama degli incentivi per la riqualificazione energetica degli edifici. Con un budget annuale di ben 900 milioni di euro, questo strumento punta a favorire la transizione verso impianti più sostenibili e consumi ridotti, promuovendo sia le energie rinnovabili che l’efficienza degli edifici. Ecco tutti i dettagli.
Cos’è e come funziona il Conto termico 3.0
Il Conto termico nasce per sostenere l’installazione di impianti a fonti rinnovabili e la realizzazione di interventi che migliorano la performance energetica delle abitazioni e degli edifici pubblici. Il contributo riguarda lavori su impianti di piccole dimensioni, e mira ad aiutare i beneficiari a recuperare una parte importante dei costi sostenuti in tempi rapidi.
Chi può beneficiarne
In base al decreto firmato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, il Conto termico 3.0 coinvolge una platea molto ampia: privati cittadini, aziende e amministrazioni pubbliche. Il nuovo quadro di incentivi elimina inoltre molti ostacoli burocratici, anche se serve ancora qualche chiarimento sulle procedure per presentare domanda.
Sgravi veloci e assenza di vincoli di reddito
Il vantaggio principale del Conto termico 3.0 è che non tiene conto del reddito del beneficiario: chiunque può accedere all’incentivo, indipendentemente dalla propria situazione economica. Il rimborso è inoltre diretto e veloce:
- Per contributi fino a 15 mila euro, si riceve l’intera somma in un’unica soluzione
- Mentre per cifre superiori, il pagamento è suddiviso in massimo 5 rate, ed è pensato per evitare le classiche detrazioni fiscali e le lunghe attese delle precedenti versioni.
Interventi riconosciuti per il Conto termico
Per privati, i lavori coperti dal beneficio sono:
- Sostituzione dei sistemi di riscaldamento con pompe di calore o modelli ibridi
- Cambio di stufe, termocamini, termostufe e caldaie alimentate a pellet o a legna con impianti più efficienti, omologati a 4 o 5 stelle
- Installazione di collettori solari per la produzione di acqua calda
- Sostituzione di scaldabagni a pompa di calore con modelli più efficienti.
Per le aziende e le pubbliche amministrazioni, invece, l’elenco degli interventi ammessi include:
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- Realizzazione di cappotti termici
- Nuovi infissi
- Impianti di illuminazione ad alta efficienza
- Colonnine di ricarica per auto elettriche e impianti fotovoltaici con accumulo.
Come richiedere il contributo
La domanda per il Conto termico 3.0 si presenta al Gestore dei Servizi Energetici (GSE), di persona o tramite tecnici/professionisti abilitati. Servono documenti tecnici, come fatture, certificati di conformità dell’apparecchio installato, dichiarazione del produttore e documentazione relativa allo smaltimento del vecchio impianto. Per semplificare ulteriormente l’iter, il GSE ha introdotto una lista di prodotti prequalificati, attraverso la quale è possibile beneficare di un percorso più semplice nell’esame delle pratiche.
Regole e tempistiche ancora da definire
Sebbene il decreto sia già stato pubblicato, ci sono ancora aspetti — come alcune tempistiche e procedure pratiche di invio delle richieste— che nei prossimi mesi dovranno essere chiariti e resi più trasparenti. Una volta che tutte le regole attuative saranno definite, si prevede una rapida partenza dei rimborsi e dei vantaggi concreti per cittadini e imprese interessati alla transizione energetica.