Contributo affitto comunale e contributo affitto ADI sono compatibili tra loro? Entrambi hanno come finalità quella di aiutare il cittadino con le spese fondamentali per un individuo. Ma è possibile fruire di entrambi?
Contributo affitto comunale e contributo affitto ADI sono compatibili?
Pagare l’affitto con ADI è possibile, così come è possibile pagare con ADI il mutuo. I percettori ADI possono infatti usare l’assegno di inclusione per pagare l’affitto, recandosi in Posta ed effettuando il bonifico al locatore, all’IBAN indicato al momento di presentazione della domanda.
Ma i percettori ADI possono anche fruire del contributo affitto comunale? La risposta è negativa. I due contributi non sono compatibili.
Chi percepisce già il contributo comunale non può avere diritto anche al contributo previsto dall’assegno di inclusione, e viceversa. Analizziamo da più vicino il contributo comunale.
Contributo affitto dei comuni: cosa è?
Il contributo per l’affitto dei comuni è una prestazione sociale agevolata che si rivolge alle famiglie in situazioni economiche svantaggiate.
L’erogazione del contributo avviene in seguito allo stanziamento dei fondi corrispondenti da parte dei Comuni, secondo i regolamenti Regionali di ciascun comune di appartenenza.
Scarica la nostra app e risparmia con i bonus attivi in Italia:
Il contributo varia a seconda delle quote statuite dal Comune di residenza, non è pertanto possibile comunicarvi qui il suo ammontare preciso. Ciascun interessato quindi dovrà recarsi nei portali istituzionali del proprio comune di appartenenza o parlare direttamente al contact center per informazioni in merito.
I requisiti generali sono comunque solitamente sempre gli stessi per tutti, ovvero:
- essere sei residente nel Comune in cui si trova l’immobile;
- avere un contratto di affitto da almeno 6 mesi nell’alloggio;
- non avere uno sfratto in corso
- non essere il nudo proprietario o usufruttuario (né il richiedente né nessun altro componente del nucleo familiare);
Fanno eccezione i limiti ISEE, che variano (anche di molto) da Comune a Comune.
Alcuni comuni, come ad esempio quello di Sesto San Giovanni, decidono poi di stabilire eccezioni alle soglie di importi erogati. Per esempio, nel comune di Sesto è stato fissato un importo massimo di due mensilità, che può però essere portato a sei mensilità in casi eccezionali, ovvero quando il richiedente:
- ha perso il posto di lavoro;
- ha subìto una riduzione delle ore lavorate e conseguentemente del reddito;
- ha subìto il mancato rinnovo del contratto a termine;
- ha cessato la sua attività da libero professionista;
- è affetto da malattia grave, invalidità temporanea o permanente;
Inoltre, sono agevolati anche nei casi in cui:
- un componente percettore di reddito sia deceduto;
- tutti i componenti sono sotto i 35 anni;
- è un pensionato con unico reddito;
- è un genitore single con figli minorenni
Incompatibilità con ADI
Ad ogni modo, come era già accaduto per RdC, anche per il contributo affitto comunale non vi è compatibilità. Trattandosi infatti di due sussidi in tutto e per tutto analoghi, non è possibile fruire di entrambi contemporaneamente.
Ricordiamo che il contributo ADI per l’affitto è di un massimo di 3.360 euro annui, ovvero 280 euro mensili.
Buongiorno. Io devo pagare l affitto di un appartamento, si può pagare con la Carta ADÌ?