Controlli bonus edilizi. I bonus edilizi rappresentano un incentivo significativo per gli interventi di efficienza energetica e ristrutturazione, ma le violazioni possono comportare seri rischi per i contribuenti. L’Agenzia delle Entrate svolge un ruolo chiave nell’accertamento di eventuali irregolarità, e le disposizioni emanate recentemente forniscono un quadro chiaro su come avvengono i controlli.
Controlli bonus edilizi
Il provvedimento 237466/2023 del 27 giugno ha delineato il processo di accertamento delle violazioni bonus edilizi da parte dell’Agenzia delle Entrate. Questi controlli riguardano bonus come ristrutturazione, Superbonus, bonus condizionatori, bonus casa, bonus zanzariere, bonus tende da sole e bonus mobili, tutti previsti dalla Legge di Bilancio 2022.
L’Agenzia ha il potere di emettere atti di recupero entro il 31 dicembre del quinto anno successivo alla violazione. Il provvedimento ha anche indicato le strutture competenti per svolgere i controlli durante il periodo di imposta in corso.
Chi sono i contribuenti a rischio?
I controlli riguardano coloro che commettono violazioni legate alla cessione del bonus o al godimento di contributi a fondo perduto. La competenza degli uffici di controllo è determinata dal domicilio fiscale del contribuente o del beneficiario al momento della violazione. In mancanza di domicilio fiscale, nel caso dei bonus edilizi, la competenza si basa sul domicilio del fornitore.
Per violazioni legate alla cessione del credito o sconto in fattura, il luogo della violazione è individuato in base all’utilizzo indebito del credito in via telematica. L’allegato A del Regolamento di amministrazione dell’Agenzia delle Entrate fornisce una guida sugli uffici competenti in base all’ambito territoriale.
Ruolo dell’Ufficio controlli dell’Agenzia delle Entrate
L’ufficio controlli dell’Agenzia svolge verifiche documentali per accertare la validità delle richieste di agevolazioni. I controlli si concentrano sui presupposti che danno diritto ai bonus edilizi, con fornitori e cessionari responsabili per l’eventuale utilizzo irregolare dei bonus.
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Le violazioni meramente formali non comportano la decadenza delle agevolazioni, a meno che non pregiudichino le azioni di controllo. In caso di violazioni rilevanti, la decadenza si applica solo all’intervento specifico oggetto dell’irregolarità.
Se mancano i requisiti per ottenere il bonus, l’Agenzia delle Entrate recupera l’importo non spettante, aumentato di interessi e sanzioni.
Controlli antifrode bonus
Per prevenire frodi, l’Agenzia delle Entrate può sospendere gli effetti delle domande di accesso ai bonus per un massimo di trenta giorni. Questa sospensione riguarda contribuenti con profili di rischio in termini di coerenza dei dati, informazioni sui crediti oggetto di cessione e soggetti coinvolti in operazioni simili.
Se i rischi sono confermati dopo i controlli preventivi, la comunicazione si considera non effettuata. In caso contrario, la comunicazione produce i suoi effetti regolarmente.