Convivenza more uxorio: sempre più coppie scelgono di convivere senza sposarsi. Ma cosa succede agli occhi dello Stato quando due persone vivono insieme in una relazione stabile?
La convivenza more uxorio può avere effetti concreti su ISEE, bonus e accesso a prestazioni sociali, anche se i partner non risultano residenti nella stessa casa.
Cos’è la convivenza more uxorio
Con l’espressione “convivenza more uxorio” si indica una relazione affettiva stabile tra due persone non sposate, che condividono una vita in comune, pur senza alcun vincolo legale come il matrimonio o l’unione civile.
La legge riconosce questa forma di convivenza anche in assenza di figli, purché ci sia una comprovata relazione di fatto. La registrazione anagrafica non è obbligatoria, ma può rendere la situazione più trasparente dal punto di vista amministrativo.
Quando lo Stato considera due persone parte dello stesso nucleo
Anche se due persone hanno residenze anagrafiche diverse, lo Stato può comunque considerarle come parte dello stesso nucleo familiare ai fini ISEE se ci sono legami evidenti, ad esempio:
- figli in comune;
- conto corrente cointestato;
- documentazione che dimostra una convivenza stabile e continuativa.
In questi casi, l’INPS o l’ente che eroga il bonus può valutare la situazione reale e ricondurre i due soggetti a un solo nucleo familiare, anche se formalmente risultano separati.
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ISEE e convivenza non dichiarata
Molte coppie decidono di mantenere residenze distinte per risultare in due nuclei ISEE separati. Finché non ci sono figli, beni in comune o altre prove di convivenza, questa scelta può essere legittima.
Tuttavia, bisogna fare attenzione: se vengono presentati documenti incongruenti (come ad esempio un figlio inserito in entrambi gli ISEE, o spese familiari condivise che emergono da dichiarazioni reddituali), l’ente può aprire un controllo.
Quando si perde il diritto ai bonus
Può succedere che due conviventi, formalmente separati, perdano l’accesso a determinati bonus perché:
- risultano parte di un nucleo familiare unico ai fini ISEE,
- il reddito complessivo supera le soglie previste,
- l’amministrazione rileva elementi oggettivi di convivenza stabile non dichiarata.
Questo vale per assegni familiari, bonus asilo nido, assegno unico, e altre prestazioni legate alla situazione economica del nucleo.