Ha aperto il 5 febbraio il click day per il Decreto Flussi, per la prima tranche. Con tale meccanismo, i datori di lavoro avranno la possibilità di assumere lavoratori subordinati non stagionali che provengono da Paesi con accordi di cooperazione. Il 7 febbraio è invece il turno per operatori socio sanitari e assistenza familiare, mentre il 12 febbraio toccherà al per settore turismo e agricoltura. Inoltre, quasi 10mila ingressi fuori quota, da giorno 8 febbraio, per over 80 e disabili
Si tratta di procedure tutte a numero chiuso fino all’esaurimento delle quote stabilite dal Governo. Questo vuol dire che chi agisce più rapidamente ha più possibilità di accaparrarsi i bonus.
Click day 5 febbraio decreto flussi
Il click day di riguardava non stagionali, ovvero quelli assunti con un contratto a tempo determinato o indeterminato in specifici settori produttivi. I lavoratori stranieri potranno essere impiegati in:
- edilizia;
- autotrasporto merci;
- turismo e ristorazione;
- industria meccanica e metallurgica;
- telecomunicazioni;
- industria alimentare;
- cantieristica navale;
- trasporto passeggeri con autobus;
- pesca e lavorazione del pescato;
- servizi alla persona (elettricisti, idraulici, acconciatori);
7 febbraio e 12 febbraio : lavoratori dell’assistenza familiare e settore turismo
Il 7 febbraio è invece il turno del click day per i lavoratori dell’assistenza familiare e socio sanitaria. Mentre il 12 febbraio, tocca a lavoratori subordinati stagionali nei settori agricolo e turistico-alberghiero.
A partire da giorno 8 febbraio, inoltre, sarà possibile inviare fino a 10mila domande fuori quota per il settore dell’assistenza familiare e sociosanitaria destinata a grandi anziani (over 80) e disabili.
Come presentare la domanda per Decreto flussi?
Le richieste vanno inviate attraverso il portale servizi del Ministero dell’Interno.
L’accesso è possibile a partire dalle 8:40 per il login con Spid o Cie, mentre l’invio effettivo delle domande parte alle 9:00.
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I documenti necessari sono:
- documento d’identità valido del datore di lavoro;
- copia del passaporto del lavoratore straniero;
- certificato di iscrizione alla Camera di Commercio (per aziende e imprese);
- ultima dichiarazione dei redditi per dimostrare la capacità economica dell’azienda o del datore di lavoro;
- autocertificazione che attesti l’assenza di condanne per sfruttamento lavorativo;
- indirizzo di residenza in Italia del lavoratore (se disponibile).;
- certificato di idoneità alloggiativa, che garantisce condizioni abitative adeguate per il lavoratore.
Solo se la richiesta viene approvata, il nulla osta darà la possibilità al lavoratore straniero di richiedere il visto per entrare in Italia.
Quasi 10mila ingressi fuori quota per disabili e grandi anziani
Come accennato sopra, per l’assistenza familiare la finestra non si chiude completamente: vi sono. oltre ai 9.500 posti per il lavoro domestico, anche ulteriori 10mila posti per fare fronte alla domanda di badanti per i grandi anziani e per i disabili.
Si conta che al momento per i grandi anziani e i disabili le domande precaricate sono 734 a fronte delle 10mila accettabili. Certamente un numero inferiore a quanto atteso ma Zini, presidente Assindatcolf, ha affermato al Sole24 ore che: “non c’è stato tempo a sufficienza per informare correttamente le famiglie rispetto a questa novità”.
Tuttavia, dal giorno successivo a quello del click day, ha precisato Zini, quindi dall’8 febbraio al 31 dicembre 2025, “fino ad esaurimento delle 10mila unità, si potranno continuare a presentare nuove domande per assunzione di lavoratori non comunitari da impiegare come badanti per persona non autosufficiente”