Con la Manovra 2025 arriva anche il taglio delle detrazioni per i redditi superiori a 75mila euro. A essere colpiti dalla misura, dunque, saranno in tutto 312mila contribuenti, che vedranno cancellati oneri finora detraibili per il valore complessivo di oltre 3 miliardi di euro. L’idea è di creare un gettito maggiore per lo Stato (circa 230 milioni di euro nel 2026, poi 380 milioni nel 2029 e 900 milioni non appena la misura sarà a regime). Ma è bene ricordare che dal taglio delle detrazioni saranno escluse le spese sanitarie. E i contribuenti più penalizzati dal nuovo meccanismo saranno, con ogni probabilità, i single con redditi oltre i 100 mila euro. Vediamo qui sotto tutti i particolari.
Detrazioni 2025, cosa cambia con la Manovra
Giro di vite sulle detrazioni per i redditi superiori a 75mila euro. A stabilirlo è la Manovra 2025, che quest’anno andrà a penalizzare la bellezza di 312mila contribuenti, annullando oneri fino ad oggi detraibili per un totale di 3 miliardi di euro. In più, il Governo Meloni ha deciso di introdurre una sorta di coefficiente familiare, che fungerà da massimale per le spese detraibili. Tradotto: più numerosi saranno i componenti di una famiglia e più basso il reddito (da 50 mila euro in giù), maggiori saranno le possibilità di detrarre.In particolare, le scelte fatte in Manovra si basano sui seguenti tetti massimi alle spese detraibili:
- Tetto di 14 mila euro per chi dichiara tra i 75.001 euro e i 100 mila euro
- Tetto massimo di 8 mila euro per chi dichiara più di 100 mila euro
Per quanto riguarda invece il coefficiente familiare, questo sarà determinato dal numero dei figli fiscalmente a carico nel nucleo familiare del contribuente. I coefficienti validi per il 2025 sono quattro:
- 0,50 se non ci sono figli a carico
- 0,70 nel caso di un figlio a carico
- 0,85 nel caso di due figli a carico
- 1 se i figli sono più di due o ce n’è almeno uno con disabilità.
Quali spese sono escluse dal taglio delle detrazioni
Tra le note positive, è da evidenziare il fatto che le spese sanitarie saranno escluse dal taglio delle detrazioni. Parliamo in pratica di spese mediche, chirurgiche, spese per l’acquisto di medicinali, ma anche legate a prestazioni e visite specialistiche, o spese per le protesi dentarie e sanitarie, così come spese per l’acquisto di alimenti a fini medici speciali e di ausili alla mobilità per i disabili. E sono escluse dal taglio anche le spese per investimenti in start up e Pmi innovative.
Inoltre, solo per i contribuenti con reddito complessivo sotto ai 75 mila euro, la Manovra prevede l’esclusione anche di spese relative a:
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- Iscrizione annuale a istituti per lo studio della musica per i ragazzi con età compresa tra 5 e 18 anni (ma in questo caso il reddito complessivo non deve superare i 36 mila euro)
- Contratti di locazione di immobili destinati alla prima residenza per giovani di età compresa tra i 20 e i 31 anni, con reddito non superiore ai 15.493,71 euro
- Contratti di locazione per abitazione principale per i contribuenti con un reddito non superiore ai 30.987,41 euro (ma il tetto sale a 60 mila euro per i titolari di contratti di locazione per la prima casa a canone concordato o convenzionato)
- Contratti di locazione dei lavoratori dipendenti che hanno trasferito (o trasferiscono) la residenza nel Comune di lavoro o nei pressi, nei tre anni precedenti alla richiesta della detrazione
- Canoni e oneri accessori legati ai contratti di locazione finanziaria su unità immobiliari, sostenuti da contribuenti con meno di 35 anni di età e un reddito complessivo non superiore ai 55 mila euro
Infine, è bene ricordare che verranno escluse dal taglio anche le detrazioni relative alle spese e ai rapporti in essere fino al 31 dicembre 2024. Si tratta in pratica di interessi passivi, e relativi oneri accessori, per i prestiti o per i mutui agrari, per i mutui per l’acquisto della prima casa, ma anche per mutui contratti e garantiti da ipoteca per la costruzione di unità immobiliari da adibire ad abitazione principale.
Chi sono i contribuenti più penalizzati
Pessime notizie, invece, per alcune categorie di contribuenti. I più penalizzati dal nuovo meccanismo delle detrazioni saranno i single con redditi superiori a 100 mila euro, mentre secondo dell’Ufficio parlamentare di bilancio, le novità introdotte dal Governo potrebbero danneggiare anche “i contribuenti che effettuano più tipologie di spese agevolabili e che potrebbero essere esclusi per un effetto di cumulo, nonostante la maggior parte delle agevolazioni preveda già specifici limiti di spesa”.