Nel 2024, la legge di bilancio (legge 213 del 30.12.2023) prevede un aumento dei fondi per aiutare le donne vittime di violenza. Questi fondi saranno utilizzati per diverse misure di supporto, tra cui un nuovo sgravio contributivo per le aziende che assumono donne vittime di violenza di genere.
La violenza di genere si riferisce a qualsiasi atto di violenza, fisica o psicologica, basato sul genere di una persona. Questo tipo di violenza colpisce in particolare le donne a causa del loro genere, ma può anche riguardare gli uomini. È una forma di discriminazione che si basa sulle norme culturali e sociali relative ai ruoli di genere.
Ci saranno anche più risorse destinate al Reddito di Libertà, che è un sostegno finanziario diretto per queste donne, e ai fondi per le case rifugio. Inoltre, saranno implementate misure di prevenzione e formazione.
Sostegno donne vittime di violenza 2024
Il governo sta aumentando i fondi per affrontare il problema della violenza di genere. Il Fondo per le politiche sui diritti e le opportunità paritarie sarà incrementato:
- Di 4 milioni di euro ogni anno dal 2024 al 2026, per attuare le misure previste dall’articolo 26 bis del decreto-legge del 14 agosto 2020.
- Di 5 milioni di euro ogni anno dal 2024 al 2026, per garantire l’efficace attuazione del Piano strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2021-2023 e del relativo Piano operativo. Questi fondi saranno utilizzati per potenziare i servizi pubblici e privati che offrono prevenzione, assistenza, sostegno e accompagnamento alle donne, nonché per creare centri antiviolenza.
- Di 3 milioni di euro ogni anno a partire dal 2024, per potenziare le iniziative di prevenzione della violenza contro le donne e la violenza domestica. Questo sosterrà anche la formazione continua degli operatori di polizia e di altre figure professionali coinvolte, come stabilito dalla legge del 2013.
- Di 20 milioni di euro ogni anno dal 2024 al 2026, per costruire e acquistare immobili destinati a diventare case rifugio per le donne vittime di violenza.
Reddito di Libertà per donne vittime di violenza
Per quanto riguarda il Reddito di Libertà, introdotto precedentemente dall’articolo 105-bis del decreto-legge del 19 maggio 2020, il fondo dedicato sarà incrementato di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026. A partire dal 2027, ci sarà un aumento annuo di 6 milioni di euro. Questa misura è volta a fornire un supporto finanziario alle donne che hanno subito violenza, contribuendo a migliorare la loro situazione economica.
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Sono destinati 12,5 milioni di euro per finanziare lo sgravio contributivo che supporterà i datori di lavoro privati che, nel periodo 2024-2026, utilizzano l’agevolazione assunzione donne disoccupate che sono vittime di violenza e beneficiano del Reddito di Libertà.
Bonus donne vittime di violenza 2024, come funziona?
Questa misura offre non solo un aiuto per donne vittime di violenza, ma anche un sostegno specifico alle aziende, consentendo loro di non versare i contributi previdenziali (esclusi i premi e contributi INAIL) al 100%, fino a un massimo di 8.000 euro all’anno, che viene calcolato e applicato ogni mese. L’aliquota per il calcolo delle prestazioni pensionistiche rimane invariata.
La durata di questo beneficio dipende dal tipo di assunzione:
- se si assume con contratto a tempo determinato, compresa la somministrazione, l’esonero è valido per i primi 12 mesi dall’inizio del rapporto di lavoro;
- se il contratto a termine viene convertito in un contratto a tempo indeterminato, l’esonero continua fino al diciottesimo mese dall’inizio del rapporto di lavoro;
- se l’assunzione avviene con un contratto a tempo indeterminato fin dall’inizio, l’esonero dura per ventiquattro mesi.
Si stanno aspettando istruzioni dettagliate dall’INPS per quanto riguarda i dettagli pratici e i requisiti che le aziende devono soddisfare per usufruire di questo beneficio.