Donne vittime di violenza, arriva la guida INPS per aiutarle a proteggersi e a rivendicare i loro diritti. 8 passi per un viaggio verso nuove consapevolezze.
Donne vittime di violenza, la guida INPS
Una guida per aiutare le donne in situazioni difficili a ritrovare la strada verso la salvezza: così INPS ha deciso di aiutare le donne che vivono contesti sociali complicati.
Le donne vittime di violenza possono in primis avvalersi dall’astensione dal lavoro per un periodi massimo di 90 giorni, nell’arco temporale di 3 anni. La tutela viene riconosciuta alle donne inserite in percorsi di protezione.
Possono beneficiarne:
- lavoratrici dipendenti del settore pubblico e privato;
- lavoratrici con rapporti di collaborazione coordinata e continuativa;
- apprendiste, operaie, impiegate e dirigenti con un rapporto di lavoro in corso all’inizio del congedo;
- lavoratrici agricole;
- lavoratrici domestiche;
- lavoratrici autonome.
Ma non solo, la guida approfondisce diverse tematiche, che vanno dall’educazione culturale e la consapevolezza, al supporto e il sostegno nel momento della denuncia, passando per la tutela dei figli e molto altro. Approfondiamo alcuni aspetti.
Gli 8 passi della guida INPS per le donne vittime di violenza
Sensibilizzazione
Il primo step è quello della sensibilizzazione: “Sensibilizzare e diffondere la cultura del rispetto tra gli utenti e suscitare nella donna che subisce violenze la consapevolezza di essere vittima e il coraggio di scegliere di uscire dalla condizione di soggezione è il primo passo, forse il più difficile”
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Così specifica INPS, che aderisce alla campagna Posto Occupato. Ogni persona che accede alle sedi INPS in cui campeggia il pannello di tale campagna, sa che dentro quell’ufficio un posto a sedere deve sempre essere lasciato vuoto, in memoria delle donne che hanno perso la vita poiché vittime di violenza.
Si tratta di una campagna di sensibilizzazione verso la società, affinché acquisisca consapevolezza di una problematica di enorme portata.
Supporto nella denuncia
Un altro step è quello del supporto in caso di denuncia: è per questo che Presso gli Uffici Relazioni con il Pubblico delle Sedi INPS viene esposto anche il Numero Verde 1522 di pubblica utilità per il sostegno alle vittime di violenza e di stalking.
Astensione dal lavoro
Come detto poc’anzi, INPS specifica che le donne vittime di violenza possono astenersi dal lavoro quando si trovino in località protette e siano in sostanziale pericolo.
Vantaggi sull’ISEE
Le donne vittime di violenza inserite in programmi di protezione dei Centri antiviolenza possono richiedere un ISEE che non comprenda il reddito dell’altro genitore, quando questi abbia perso la potestà genitoriale o sia stato emesso un provvedimento di allontanamento dalla residenza familiare.
Beni ereditari e crediti
INPS inoltre conferma di non esigere crediti/debiti vantati dall’Istituto in capo al genitore uxoricida.
Gli ultimi 3 step: dal reddito di libertà all’ospitalità nelle strutture
La circolare, infine, fa un breve riassunto delle possibilità che le donne hanno di poter ricevere sussidi, come il Reddito di libertà e l’assegno di inclusione, precisando anche come INPS si ponga l’obiettivo di “offrire ai figli e agli orfani di donne poste sotto la tutela dei Centri Antiviolenza accoglienza e sostegno, prevedendo priorità per l’ospitalità nelle strutture sociali”.