Fondo pensione nuovi nati, come funziona e quanto può valere

Redazione

1 Dicembre 2025

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Il Fondo pensione per i nuovi nati è una delle novità più discusse della Manovra 2026, pensato per costruire un “tesoretto previdenziale” a favore dei figli partendo già dalla nascita. L’idea è semplice: versare piccole somme con costanza per trasformarle, nel lungo periodo, in un capitale importante, grazie anche al contributo dell’INPS e ai rendimenti della previdenza complementare. Ecco tutti i dettagli.

Che cos’è il Fondo pensione nuovi nati

La proposta, presentata da Fratelli d’Italia con un emendamento alla legge di Bilancio e denominata formalmente Fondo di previdenza per i Giovani (FPG), prevede l’istituzione di un fondo individuale dedicato ai bambini appena nati, simile ai normali fondi pensione complementari che già affiancano la pensione obbligatoria. L’obiettivo è duplice: promuovere la cultura della previdenza fin dall’infanzia e proteggere le nuove generazioni dagli effetti di una demografia in calo e di carriere lavorative sempre più discontinue.

Il Fondo potrebbe essere attivato dai genitori – o da un parente fino al terzo grado – entro i primi tre mesi di vita del bambino, con un versamento iniziale di 100 euro, a cui si aggiungerebbero 50 euro a carico dell’INPS. L’emendamento indica come data di avvio il 1° gennaio 2026, ma resta ancora da chiarire se saranno compresi anche i nati a fine 2025, dato il limite dei tre mesi per l’attivazione.

Come funzionerebbero i versamenti

Una volta aperto il Fondo, l’idea è quella di proseguire con versamenti mensili di 100 euro fino al compimento del 18esimo anno di età del figlio. A regime, quindi, la famiglia si impegnerebbe in un risparmio programmato e costante, con un contributo pubblico che si aggiungerebbe alla prima iniezione di capitale. Al raggiungimento della maggiore età, sarebbe il ragazzo o la ragazza a decidere come utilizzare il Fondo, ovvero se:

  • Riscuotere le somme accumulate, utilizzandole per spese legate allo studio universitario, alla formazione professionale o all’avvio di un’attività imprenditoriale o di lavoro autonomo (anche in forma associata)
  • Continuare a mettere da parte le somme fino alla pensione, trasformando il Fondo in un vero strumento di integrazione dell’assegno futuro.
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Le stime Covip: quanto si potrebbe accumulare

Secondo le simulazioni della Covip (la Commissione di Vigilanza sui fondi pensione), destinando 100 euro al mese dalla nascita fino ai 18 anni, il montante complessivo potrebbe arrivare intorno ai 34.000 euro. Si tratta di una cifra in grado di coprire una parte significativa dei costi per università, master o corsi di specializzazione, oppure di costituire il capitale iniziale per avviare un’attività.

La stessa Covip evidenzia che, se il Fondo non venisse riscattato a 18 anni ma mantenuto fino all’età pensionabile (67 anni), con continuità di versamenti e rendimenti coerenti con i mercati finanziari, il capitale potrebbe crescere fino a valori nell’ordine di 650.000 euro. In questo scenario, il Fondo agirebbe come una notevole integrazione alla pensione pubblica, garantendo una vecchiaia molto più serena a chi sceglie di farne uso.


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Va tuttavia sottolineato che, al momento, il Fondo pensione per i nuovi nati è ancora allo stadio di proposta: l’emendamento è stato segnalato e dovrà essere esaminato in Commissione Bilancio, che deciderà se inserirlo o meno nel testo definitivo della Manovra.